Presentata interrogazione: “No a poltronificio, siano rispettati criteri e procedura previsti da legge”
ROMA – “Sono stati nominati di recente i direttori dei principali Parchi ed aree protette regionali del Lazio senza che siano stati scelti, come la legge imporrebbe, da una terna di candidati.
La nomina dei direttori dei Parchi regionali non può essere certo ascritta quale ‘atto di ordinaria amministrazione né urgente ed indifferibile’, come invece indicato nei decreti di nomina.
Qui si parla, infatti, di nomine apicali di importanti enti collegati alla Regione Lazio e perciò non è possibile che ne sia investito direttamente il Presidente del Consiglio Direttivo dell’ente”.
Ne è convinta Silvia Blasi, consigliere regionale del Movimento 5 stelle del Lazio, che sul tema ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale.
“La Legge regionale 29/1997 è molto chiara in materia e stabilisce che il direttore debba essere scelto dal Presidente della Giunta regionale all’interno di una rosa di 3 candidati in possesso dei requisiti richiesti ed iscritti in uno specifico elenco. In subordine – spiega Blasi – la scelta dei tre può avvenire tra soggetti inseriti in un apposito albo e devono essere proposti uno dal Presidente del Consiglio Direttivo e gli altri due dal Consiglio Direttivo medesimo.
Le recenti nomine invece non sono avvenute seguendo questo iter e sono, a mio parere, illegittime. Ho sollecitato perciò in tal senso il Presidente della Regione e l’Assessore competente in un’apposita interrogazione”.
“Ho chiesto – conclude la Blasi – se si intenda procedere alla revoca dei decreti presidenziali e quale sia, al momento attuale, lo stato della costituzione dei vari consigli direttivi degli enti, la maggior parte dei quali ancora non è stata istituita. Abbiamo bisogno senz’altro di persone competenti nelle posizioni di vertice di questi importanti enti ma parimenti la loro nomina deve avvenire per competenza e non usando i parchi come poltronifici.”