PERUGIA – “Qualcuno sta prendendo in giro l’Umbria o, peggio ancora, sta cercando di danneggiare la nostra regione e non possiamo assolutamente permetterlo”. Così il Gruppo regionale della Lega Umbria commenta i dati diramati ieri dal Ministero della Salute e basati sull’indice di contagio RT che indicherebbero l’Umbria quale “regione sorvegliata speciale”. “E’ un’assurdità – continuano i consiglieri leghisti – Non entriamo nel merito di come vengano elaborati questi calcoli, ma sappiamo che l’Umbria, avendo fatto registrare contagi “zero” o comunque minimi per alcuni giorni consecutivi, solo per la presenza di 7 contagi in un giorno, badate bene “7”, sempre e comunque pochissimi, tra l’altro subito isolati e individuati in uno specifico contesto sanitario a seguito dell’incremento dei tamponi di controllo, si ritrova ora sulle prime pagine dei principali quotidiani nazionali. È vergognoso il trattamento che ci stanno riservando per colpa di questi calcoli assurdi e ci auguriamo che la Regione provveda a tutelarsi in ogni sede opportuna. Nella giornata di lunedì 18 i parlamentari umbri della Lega depositeranno una interrogazione urgente su questa vergognosa vicenda.
Come Regione Umbria, nel corso di tutta la pandemia, abbiamo sempre brillato per modalità di gestione dell’emergenza sanitaria, sia nel contenimento del contagio, sia nel tasso di mortalità e in entrambi i casi siamo risultati la migliore realtà in Italia in percentuale di abitanti. Siamo stati, inoltre, una delle prime regioni, elemento riconosciuto anche dal Governo, a elaborare un accurato piano di ripartenza, preso a modello per tutte le altre regioni. Che ora vengano a dirci che in Umbria siamo “sorvegliati speciali” e con “rischio moderato” di contagio è un’assurdità di fronte alla quale non possiamo rimanere inermi. Soprattutto in un momento in cui si sta facendo di tutto per far ripartire in sicurezza le attività commerciali e ridare nuovo impulso al turismo. Il messaggio che dall’Umbria manderemo all’Italia e al resto del mondo sarà completamente opposto rispetto a quello che qualcuno vuole farci credere nascondendosi dietro calcoli inopportuni. Dopo il 3 giugno venite in Umbria, venite a visitare questa splendida terra, a trascorrere giornate in tutta sicurezza con le vostre famiglie. Non c’è nulla da temere, ma solo tanto da vivere, guardare, assaggiare. Questo dovrebbe essere scritto sulle pagine dei giornali nazionali. Siamo l’Umbria e siamo molto più di sciocchi calcoli matematici”.