Viterbo – Filippo Rossi “non trova loco”. Dopo Fini, +Europa con Bonino e le Sardine si fa un partito di “buona destra”

Caffeina non si farà. Progetti andati in fumo e debiti a non finire hanno spinto l’ex (di tutto un po’) a tornare in politica. Dopo l’esperienza con i comunisti ci riprova sterzando nuovamente a destra ma contro

VITERBO – Abituato alla vetrina di Caffeina e caduto di recente in disgrazia, l’ex pupillo del rinnegato Gianfranco Fini, Filippo Rossi, ci riprova con la politica fondando un partito tutto suo (di destra dice).

Il suo percorso politico è costellato da insuccessi. A livello locale, con i suoi movimenti civici, il massimo risultato raggiunto è stato quello di consigliere comunale a Viterbo. Poi una serie infinita di giravolte. Da Alleanza Nazionale a Pdl per andare nel partitucolo di Fini poi subito disciolto di Futuro e Libertà per poi approdare ad una candidatura con +Europa di Emma Bonino ed infine il tentativo, a quanto pare inutile, di trovare spazio nel movimento delle Sardine.

Adesso, notizia pubblicata su Il Fatto Quotidiano, il decadente personaggio mai realmente integrato con Viterbo, ha deciso di fondare un partito di destra alternativo a Salvini e Meloni.

Il nuovo movimento politico che avrebbe secondo il suo pensiero spazio nella galassia politica nazionale dovrebbe chiamarsi “Buona Destra”.

Il suo slogan è “È tempo di riunire una Buona Destra”. In bocca al lupo, ne avrà bisogno. Avrà bisogno anche di molte risorse economiche per coprire i buffi lasciati con Caffeina ma questa è tutta un’altra storia. In passato, intervistato dal Corriere della Sera, l’ex consigliere comunale di Viterbo, si definiva una sardina semplice militante. E precisava di appartenere a quella destra che strizza l’occhio alla piazza delle sardine (che però è una piazza di sinistra): “Esiste anche una destra liberale, moderata, che rifiuta l’estremismo. Questa destra non ha voce, non è rappresentata politicamente ma nella società civile c’è. Nascono contro un linguaggio politico violento, fatto di slogan vuoti, di rabbia e di odio verso gli altri”. Rossi è sicuro: quello di Salvini e Meloni è un “populismo pieno di rabbia”.