La cronistoria su come quota 100 ha cambiato il volto del sistema pensionistico italiano
ROMA – E’ stato presentato sul Canale YouTube Ital TV il saggio di Claudio Durigon, già Sottosegretario per il Lavoro e le politiche sociali e Massimo Garavaglia, già Viceministro dell’Economia, dal titolo “La libertà di andare in pensione.
Come ‘Quota 100’ ha cambiato il sistema previdenziale italiano” con prefazione di Matteo Salvini, edito da oVer Edizioni. Alla presentazione hanno preso parte gli autori del libro, il Leader della Lega Matteo Salvini e per oVer Edizioni Domenico Colotta. L’opera è edita da oVer Edizioni, una casa editrice giovane e indipendente, nata nel corso della quarantena, che vuole raccontare il nostro tempo in modo semplice, utilizzando la parola con disciplina e riflessione, nella speranza di rafforzare lo spirito critico del lettore. Il libro è in vendita sulle maggiori piattaforme online.
Dati alla mano nel saggio viene illustrato come le pensioni sono una risorsa non soltanto per i pensionati, ma anche per i giovani che, grazie alla riforma “Quota 100”, possono affrontare con meno ansie il proprio avvenire lavorativo. Partendo da una ricognizione del sistema previdenziale italiano, sin dalle fondamenta costituzionali, l’opera evidenzia in maniera chiara quanto la materia delle pensioni sia strettamente collegata alla necessità di un nuovo e rinnovato welfare. Appare, quindi, opportuno implementare la previdenza complementare per garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età, in relazione anche all’invecchiamento della popolazione.
“Quota 100 -spiega Durigon – rappresenta una sfida per il futuro a cui le classi dirigenti sono chiamate per affrontare un concreto ricambio generazionale, sconosciuto al nostro Paese. Questa riforma può efficacemente far fronte alle conseguenze dell’invecchiamento della forza lavoro sulla produttività che senza dubbio genera, con il passare degli anni, un rallentamento delle performance lavorative; può risolvere il problema dell’obsolescenza delle competenze che ha conseguenze dirette sul rendimento nelle imprese e sulle prospettive di soddisfazione professionale e di carriera dei dipendenti; può garantire maggiore equità sociale nell’ambito del sistema pensionistico, allentando i vincoli posti dalle riforme più recenti.
E’ in grado, infine, di venire incontro al desiderio di pensionamento anticipato dei lavoratori, che vorrebbero trascorrere i restanti anni della propria vita per dedicarsi ad un nuovo percorso”.
“Il saggio, oltre a spiegare numeri alla mano che la spesa pensionistica è sostenibile, – aggiunge Garavaglia – ci aiuta a leggere, in chiave previdenziale, la reale portata delle conseguenze economiche della crisi provocata dal Covid-19, nella consapevolezza che è compito della politica occuparsi della vita delle persone in un modo più ampio e, forse, più complesso tanto da consentire di realizzare i valori costituzionali di solidarietà ed eguaglianza”.
“In questi giorni – evidenzia Salvini – sto ricevendo numerosi attestati di solidarietà da parte di magistrati, giudici e avvocati. Uno dei primi provvedimenti che la Lega intende adottare una volta al Governo sarà in materia di giustizia. Si tratta di una riforma necessaria perché strettamente collegata al tema del lavoro. Ho parlato più volte con imprenditori stranieri che non investono in Italia a causa della lunghezza infinita dei processi. È evidente che occorre una riduzione reale dei tempi dei processi per avere una certezza della pena; il sistema così com’è non funziona e va riformato quanto prima”.