La segretario Roberta Macii, ci dice un sindacalista, nonostante i solleciti scritti degli uffici tecnici ha messo e mette a rischio la salute di migliaia di persone
CIVITAVECCHIA – Finito l’incontro tra “lazzaro” Di Majo, presidente fantasma dell’Autotirtà Portuale di Civitavecchia e i sindacati è avvunto un episodio assai curioso.
Siamo stati avvicinati da un sindacalista che ci ha fornito un documento inviato alla segretaria generale Roberta Macii e per conoscenza a tutte le sigle sindali.
Un documento dal contenuto molto grave e che racconta come, nonostante i solleciti, non siano state adottate misure per evitare i contagi e monitorare i flussi delle persone attraverso una registrazione dei dati personali.
Questi, in sintesi, i contenuti che andrebbero approfonditi e segnalati anche all’autorità giudiziaria.
Dall’inizio della fase 2 al 18 maggio 2020 ad oggi è stata disattesa l’attuazione operativa e il recepimento del DPCM in vigore in tema di prevenzione e protezione della diffusione del Virus.
Una leggerezza grave che mette a rischio tutti i dipendenti interessati e ad oggi operanti nella sede di Civitavecchia.
A differenza della fase 1, dove le disposizioni erano state attuale alla lettera, sulle applicazioni delle disposizioni pervenute dal Governo per la fase 2 non v’è traccia.
1. I varchi non sono dotati di dispositivi di monitoraggio per la temperatura in ingresso;
2. Non è stato istituito un registro di visitatori esterni né tantomeno c’è traccia di chi è entrato o uscito quando anche il personale della PAS era assente;
Dentro gli uffici dell’Autorità Portuale, quando aperti, il personale non è oggetto ad alcun tipo di controllo di sicurezza.
Insomma. A quanto pare oggi tutti si sono guardati bene dal parlare anche di questo argomento. Speriamo che il presidente Di Majo non faccia la fine di Zingaretti.