VITERBO – Il 5 giugno 2020 ricorre il 206° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, e nell’inviare al riguardo la nota stampa del Comando Generale, con riferimento al territorio della Provincia di Viterbo il Comandante Provinciale colonnello Andrea Antonazzo, ricorda che per i Carabinieri della Provincia è stato un anno molto impegnativo, che ha visto un consistente impegno dei militari dell’Arma nel contrasto alla criminalità diffusa ed allo spaccio di droga, caratterizzato soprattutto dall’emergenza sanitaria per il contrasto alla diffusione del COVID-19.
Proprio quest’ultima emergenza ha fortemente condizionato l’attività dell’Arma nella Provincia con un impegno senza precedenti nel controllo del territorio, sotto la guida del Prefetto Giovanni Bruno, in piena sinergia con le altre Forze di Polizia e in magnifica collaborazione con l’ASL di Viterbo. L’attività in questo settore ha visto i militari alle prese con i controlli ai cittadini, oltre 60.000, ed alle attività, con il supporto dei Carabinieri del NAS, ma anche la necessità di adottare ogni possibile misura per arginare i rischi per il personale e gli utenti all’interno delle strutture dell’Arma.
Tra le numerose precauzioni adottate, si annovera anche la chiusura temporanea della Stazione Carabinieri di Onano, ed i rinforzi a quella di Celleno nel periodo in cui il Comune è stato dichiarato “zona rossa”. I recenti test sierologici sui Carabinieri, condotti grazie ad un protocollo di intesa con la Regione Lazio ed al contributo della ASL di Viterbo, hanno prodotto solo 5 positivi su oltre 650 test effettuati, poi risultati tutti negativi al tampone oro-faringeo, confermando la validità delle misure adottate.
I risultati operativi relativi al periodo giugno 2019-maggio 2020 riflettono una consistente riduzione delle attività criminali in Provincia – e segnatamente dei furti – a causa della perdurante emergenza sanitaria.
Nel contrasto alla criminalità diffusa sono 294 le persone denunciate per furto (di cui 47 tratte in arresto), paragonabili a quelli dello scorso anno (306 e 50), nonostante la significante flessione – data l’emergenza in atto – di quelli per i quali procede l’Arma (circa 3600 a fronte dei circa 5200 del periodo precedente), segnando un consistente incremento proporzionale dell’attività repressiva nello specifico settore.
Nel contrasto allo spaccio degli stupefacenti sono 358 le persone denunciate a vario titolo (di cui 86 tratte in arresto), a fronte delle 413 (di cui 250 tratte in arresto) del periodo precedente. Tra le attività che nello specifico settore meritano una menzione particolare è sicuramente quella condotta dalla Compagnia Carabinieri di Ronciglione che, il 1° ottobre dello scorso anno, ha smantellato una organizzazione dedita allo spaccio del famigerato “shaboo”, del quale sono stati sequestrati circa 800 grammi, eseguendo 16 misure cautelari emesse dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.
Molta attenzione viene posta sulle attività tese ad arginare le infiltrazioni della criminalità organizzata nella Tuscia. In particolare, nel dicembre 2019, nel medesimo contesto criminale già colpito con l’operazione “Erostrato”, il Nucleo Investigativo e la Compagnia di Viterbo hanno tratto in arresto in flagranza di reato 4 persone resisi responsabili di una tentata estorsione ai danni di un ristoratore di Tuscania, aggravata dal metodo mafioso.
Anche il fenomeno dello sfruttamento della manodopera è stato oggetto di accurati approfondimenti investigativi condotti con il supporto del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, che hanno consentito, tra l’altro, nel mese di novembre 2019 l’arresto di due imprenditori e la denuncia a piede libero di altri due soggetti, ai quali, per il mancato rispetto delle norme a tutela dei lavoratori che avrebbe provocato la morte di un dipendente, assunto in modo irregolare, ribaltatosi con un trattore.
Nella seconda metà del 2019, in attuazione delle nuove modifiche alle disposizioni in materia di violenza domestica e di genere, l’Arma è intervenuta in 495 casi di “Codice Rosso” operando a tutela delle vittime e per assicurare alla giustizia i colpevoli, secondo le indicazioni della Procura della Repubblica.
Una particolare menzione merita l’attività a tutela della vocazione agricola ed ambientale della provincia di Viterbo, svolta dai Carabinieri Forestali, che hanno condotto circa 8000 controlli, tra questi quelli in materia di impiego di fitofarmaci e di discariche abusive, elevato 478 sanzioni amministrative.
L’attività ha, tra l’altro, portato al sequestro di un impianto di recupero di rifiuti plastici e tre autodemolitori.
Un anno intenso, in cui, oltre all’emergenza sanitaria, l’Arma di Viterbo ha dovuto piangere l’improvvisa scomparsa del Luogotenente Augusto Gioiosi e dell’App.Sc. Emiliano Moggi alle cui famiglie esprimiamo ogni vicinanza possibile in questo periodo.
Ma anche un anno in cui il rapporto con i cittadini è stato posto al centro dell’attività preventiva svolta quotidianamente dalle oltre 120 pattuglie dell’Arma e della motovedetta sul lago di Bolsena.
“Oggi 5 giugno ricorre il 206esimo anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Oltre due secoli di attività a difesa del territorio e dei cittadini. In questo anno, oltre alle delicate e quotidiane operazioni necessarie per combattere criminalità e tanti altri reati, i militari dell’Arma, insieme alle altre forze di polizia, si sono ulteriormente distinti sul campo nell’ambito dell’emergenza sanitaria ancora in corso. Una costante, indispensabile e preziosa presenza per il rispetto delle misure di sicurezza, sia per quanto riguarda il contenimento dei contagi sia per quanto riguarda il controllo del territorio. All’Arma dei Carabinieri un sentito ringraziamento per il quotidiano lavoro portato avanti nel nostro Paese, in particolar modo ai Carabinieri del Comando provinciale di Viterbo, egregiamente guidato dal comandante Andrea Antonazzo”. Le parole del sindaco Giovanni Maria Arena in occasione della ricorrenza.