Al setaccio i bilanci dal 2015 ad oggi. Transazioni Biancalana e Unicoop nel mirino. Prelievi col bancomat anche in piena emergenza Covid-19 senza giustificativi, le consulenze all’avvocato Pietro Carlo Pucci e non solo
CIVITAVECCHIA – Quando piove e tuona da qualche parte grandina. Dopo la bufera abbattutasi su Santa Marinella ieri sulla consigliera del Pd Patrizia Befani, oggi, scherzo beffardo, i riflettori si accendono sul suo compagno, Daniele De Paolis, presidente dell’Università Agraria di Civitavecchia.
Il clamore suscitato dalla notizia di ieri ha fatto saltare un altero coperchio che qualcuno cercava di tenere ben chiuso.
Giovedì scorso, le Fiamme Gialle di Civitavecchia, su delega della Corte dei Conti di Roma, si sono presentate negli uffici amministrativi dell’Università Agraria di buon mattino.
Hanno acquisito una marea di documentazione che riguarda specificatamente i bilanci contabili dell’ente, dal 2015 ad oggi e di due transazioni sugli usi civici in particolare Biancalana Srl e Unicoop Tirreno e Bello Sguardo srl, oggetto di specifici esposti. (questa una delle delibere attenzionare)
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Tutto sembrerebbe nascere, come detto, da numerosi esposti presentati alla magistratura contabile nel corso di questi ultimi tre anni.
Indiscrezioni e rumors sempre più forti annunciano sviluppi ancora più clamorosi. Sembrerebbe che parete del carteggio sia stato o sarà trasmesso alla Procura della Repubblica di Civitavecchia perché sarebbero già evidenti notizie di reato.
Dagli estratti conto, infatti, risulterebbero prelievi contanti fatti per ingenti somme attraverso bancomat e in piena emergenza Covid-19 per trasferte non giustificate fuori provincia.
Non solo. Altri esposti riguarderebbero le prestazione dell’avvocato Pietro Carlo Pucci.
Il Comitato Usi Civici di Civitavecchia, circa un mese fa, aveva usato toni forti con un comunicato inviato alla stampa:
“L’ultimo espediente dei tre consiglieri del Comitato Esecutivo De Paolis, Delmirani e Crisostomi, per continuare a controllare quel che resta dell’Università Agraria, ridotto a gestire soltanto 250 ettari di terra e a sfruttare le ultime risorse versate ingiustamente dalla popolazione, è quello di non indire le elezioni.
Questi 3 personaggi, alla scadenza del mandato, hanno escogitato un furbesco modo per rinviare a data indefinita le elezioni a dispetto della legalità e delle norme statutarie. Ricordiamo che la giunta venne eletta il 19/20 aprile 2015 e quindi 5 anni dopo, nell’aprile 2020, si sarebbero dovute tenere le elezioni, come da Statuto. Invece nelle stesse date , con la delibera 16 del 16 aprile 2020, viene emanato un bando per la nomina di 3 esperti che, coordinati dal solito consulente “tuttofare”, l’onnipresente avvocato Pucci, dovranno procedere alla stesura dei regolamenti elettorali . Naturalmente, se si legge la delibera di cui sopra, la colpa dei ritardi non è dell’U.A., ma della Regione Lazio che non ha redatto in tempo i decreti attuativi. Peccato che questi decreti avrebbero dovuto essere completati dalla Regione entro il 2018 e che da tale data l’U.A. abbia atteso fino alla data delle elezioni per decidersi a redigere dei regolamenti superflui. Ulteriori costi, ma questo non importa, sono soldi della collettività, sempre provenienti dalle solite estorsioni ai cittadini”.