Per la legge Severino era incandidabile come descritto in modo chiaro per tutte le sentenze, anche di primo grado, per i reati di corruzione
SANTA MARINELLA – La vicenda legata al furto di corrente nell’abitazione della consigliere comunale di maggioranza Patrizia Befani ha creato un vero e proprio tsunami all’interno dell’amministrazione comunale.
Al di là di chi la magistratura individuerà come artefice del reato di furto di energia elettrica, o l’anziana madre della Befani arrampicata alla veneranda età di oltre 70anni sulla scala a manomettere i cavi dell’Enel o altri, questa storia ha smosso un vero e proprio putiferio.
Nel calderone è finito anche il “compagno”, in tutti i sensi, della consigliera Befani, Daniele De Paolis.
Lui per altre vicende. Legate alla gestione a dir poco allegra dell’Università Agraria di Civitavecchia, annessi e connessi. Di questa storia parleremo in modo più esaustivo nei prossimi giorni.
La Befani, invece, ha finito col tirarsi dietro nel tritacarne anche un altro consigliere di maggioranza. Questa volta parliamo del geometra Fabrizio Fronti. Infatti, quando si è candidato alle ultime amministrative si è dimenticato di dichiarare un particolare molto importante legato alla Legge Severino. Abbiamo approfondito anche questo aspetto e l’obbligatorietà del casellario giudiziale è solo a partire dal 2019 mentre a Santa Marinella le elezioni si sono svolte nel 2018.
Fabrizio Fronti, infatti, è stato condannato in primo grado a due anni di reclusione per “istigazione alla corruzione”.
La condanna per non incappare nelle maglie della Legge Severino non deve essere superiore a due anni di reclusione e rende incandidabili se la condanna massima prevista arriva a quattro.
Nella fattispecie, la condanna di Fronti per istigazione alla corruzione del semplice 322 Cp va equiparato al 318 Cp primo comma che prevede una condanna minima di otto mesi e massima quattro anni.
Incandidabilità: regola l’incandidabilità per le cariche nel Parlamento italiano, nel Parlamento Europeo e negli enti locali per tutti coloro che hanno condanne legate alla corruzione.
Dunque era incandidabile.
La sentenza di condanna in primo grado risale al 12 maggio del 2016 e il reato è stato commesso da Fronti in Civitavecchia in data 13 marzo del 2014.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il consigliere comunale Fabrizio Fronti che alla domanda sullo stato processuale ci ha detto: “Della vicenda si sta occupando il mio avvocato e…” e la linea è caduta. Non siamo più stati in grado di metterci in contatto con il geometra che, presumibilmente, lavora anche presso un ente comunale vicino Santa Marinella. Abbiamo chiamato tante volte, ripetutamente ma inutilmente.
Volevamo chiedergli del perché non aveva avvisato il sindaco del suo stato di incandidabilità. Insomma, volevamo che almeno ci desse una spiegazione e magari illustrasse eventuali cambiamenti sul suo status rispetto alla Legge Severino.
Noi siamo a disposizione del consigliere comunale Fabrizio Fronti (nella foto con Nicola Zingaretti). Se fosse artefice di dichiarazioni mendaci e inganna il suo sindaco dovrebbe dimettersi perché il reato è davvero sgradevole.
Poi sarebbe interessante sapere su cosa verte questa sentenza di condanna. Al momento abbiamo solo indiscrezioni e non abbiamo certezza se il fatto sia legato a finanziamenti Europei o altro. Anche in questo caso, saremo molto più precisi e dettagliati nei prossimi giorni.
Dispiace che un giovane come Fabrizio Fronti non abbia voluto chiarire la sua posizione. Non tanto per noi quanto per gli elettori di Santa Marinella che lo hanno votato.
Sull’ineleggibilità il suo ex difensore parla di una condanna superiore a due anni ed essendo questa di due anni precisi, rientra, per un solo giorno, nei casi di non applicabilità.
Questione diversa per l’incandidabilità dove è il reato corruttivo e non l’entità della condanna ad essere fondamentale.
Per questioni di opportunità politica non v’è dubbio che il consigliere debba riflettere sul suo status personale incompatibile con quello politico.