CANEPINA – Passeggiata gastronomica per Alessandro Di Battista, che durante il suo soggiorno a Civita Castellana, paese di origine del padre, dove l’esponente del Movimento 5 Stelle si reca spesso, un paio di giorni fa è andato a trovare il pastificio artigianale Fanelli a Canepina, al quale ha dedicato un post dal suo profilo social:
“Fanelli è la classica piccola impresa familiare che fa un lavoro pazzesco e che investe nel futuro. Producono pasta di castagne, di nocciole e soprattutto il fieno o maccaroni di Canepina un’eccellenza ancora poco conosciuta.
Per l’Italia l’agroalimentare è il futuro sia dal punto di vista prettamente occupazionale sia per quanto riguarda lo sviluppo del turismo. Nel famigerato piano Colao in nessuna delle 100 e passa pagine sono citate le parole “agroindustria”, “agroalimentare”, “agriturismo”, “vino”, “tracciabilità”. Lo Stato deve valorizzare imprese (soprattutto piccole e medie) in questo settore. Perché l’enogastronomia dà lavoro, aumenta la qualità di vita e può rappresentare una forma di contrasto allo spopolamento dei piccoli comuni e borghi italiani. Domani ( oggi ndr) presenterò alcune idee a “In mezz’ora in più” alle 14.30 su Rai3.
Ah dimenticavo. Io sostengo imprese come Fanelli perché mi va e basta. Non ho secondi fini ne alcuna collaborazione in atto“.
Anche lui si è accorto di quanto il settore sia importante per il Paese e assolutamente vitale per piccole realtà come quelle della Tuscia, che riescono a valorizzare le materie prime donate dal territorio, attraverso la sapienza di mani esperte.
Prodotti d’eccellenza e di valore storico riconosciuti anche da Di Battista, che dichiara di avere progetti a riguardo. Il settore attende con fiducia (o meno).