ROMA – “La crisi ha spostato domanda e offerta, i ristoratori dovranno puntare su nuovi business”.
E’ Laura Castelli, la grillina viceministro dell’economia e delle finanze, a pronunciare queste parole ospite ieri sera al tg 2 post, a margine dell’intervento di un ristoratore di Milano che disegnava una situazione di crisi insostenibile con un calo clienti dell’80% , causato sia dallo smart working, sia dalla paura di frequentare locali, che dalla generale povertà che sta investendo il paese. “Abbiamo necessità immediata d’aiuto. Siamo intimoriti sia per le imminenti scadenze che per la mancanza di aiuti sufficienti a proseguire con le nostre attività”, ha dichiarato l’uomo , proprietario di un locale sui Navigli milanesi.
La Castelli li invita a “reinventarsi” in un altro settore, incentivando la loro creatività, in soldoni gli suggerisce di cambiare mestiere, scrollandosi di dosso tutte le colpe: mancanza di incentivi, (ormai) incomprensibili misure restrittive, zero sistemi di protezione e tutele per tutto il comparto horeca. Ad approfondire la notizia il quotidiano il Tempo, con l’apertura odierna, ( foto sopra).
Il Presidente del Movimento italiano ospitalità (Mio), Federturismo – Confindustria Paolo Bianchini non ci sta, ” La deputata Castelli chieda immediatamente scusa a chi, con le proprie attività, produce miliardi di Pil e permette allo Stato di pagare stipendi e pensioni ai dipendenti pubblici. Siamo il motore del Paese con 86 miliardi di fatturato, senza calcolare l’indotto, e diamo occupazione a 1.300.000 addetti”.
E il 20 luglio gli imprenditori sono di nuovo pronti a scendere in piazza a Roma.
“Il settore dell’ospitalità, duramente colpito da questa crisi è ancora sospeso nel limbo dell’incertezza, il Governo deve immediatamente allineare al divieto di licenziamento (17 Agosto) la cassa integrazione (12 Luglio), altrimenti i costi per le nostre aziende non saranno sostenibili e rischiamo di chiudere le serrande definitivamente con evidenti ripercussioni sui livelli occupazionali del Paese – prosegue Bianchini- è necessario evitare qualsiasi danno di ritorno e per questo chiediamo uno stop alle causali nei rinnovi dei contratti a termine e nelle proroghe, così come l’eliminazione del tetto massimo dei contratti attivabili e una deroga ai requisiti per il lavoro intermittente, queste misure ci permetterebbero di provare a tenere in piedi le nostre aziende fino alla completa ripartenza del settore legato al turismo e all’ospitalità. Gli imprenditori e i lavoratori del settore Horeca per il Governo non esistono, sono invisibili. E allora noi lunedì 20 luglio ci faremo vedere e ci faremo sentire a Piazza Montecitorio, a partire dalle ore 10”.
b.f.