Mostruoso danno averla scelta. Promuove sondaggi, firma assegni, consegna secchi ed è pronta a “varare” il piano salvezza della Civitavecchia Servizi Pubblici. E’ giunto il momento di cacciarla
CIVITAVECCHIA – Al peggio non c’è mai fine. Bisognerebbe intanto capire come l’attuale amministrazione abbia deciso di inserire all’interno del cda della Csp un soggetto come Valentina Sanfelice di Bagnoli ribattezzata “contessa Serbelloni fa i Bagnoli” di fantozziana memoria.
Completamente fuori controllo. Usa auto aziendali senza permesso, firmerebbe assegni, incontrerebbe il personale senza autorizzazione. Si veste da scopina e consegna secchi nei mercati. Litiga con i pesciaroli e, dulcis in fundo, manda a puttane tutto il lavoro di fior di professionisti e della politica promuovendo, non si capisce bene con quale autorità, un referendum cittadino sulla raccolta differenziata ingenerando più caos di quello già in atto.
Dicono, ma sono solo chiacchiere al momento, che stia facendo le prove per riproporre la storica cerimonia del varo girata davanti a Forte Michelangelo e per farlo, invece di ricorrere ad un cardinale, ha chiesto la collaborazione e benedizione di Don Abbondio Iarlori.
In attesa che l’assessore Simona Galizia la possa inserire tra gli artisti di strada o fenomeni da baraccone, da qualche giorno, sul sito istituzionale della Civitavecchia Servizi Pubblici ha promosso un referendum.
“Vorresti modificare il calendario di raccolta del sabato e conferire plastica e metalli al posto dell’organico?”. È la domanda posta ai cittadini dalla “Contessa Serbelloni fa i Bagnoli“.
Un referendum online che non servirà a niente se non ad aumentare, come detto il caos. A questo punto non si riesce a capire come mai il presidente del cda, Antonio Carbone, si lasci sbeffeggiare da questo individuo che aveva creato problemi in inverno e che con questo caldo sta dando fondo alla sua instabilità manageriale.
Questo suo atteggiamento era ed è ben noto. Basta vedere i suoi recenti trascorsi per vedere come sia stata sempre cacciata dai posti dove il Partito Democratico l’aveva piazzata.
Ormai dentro quegli uffici succede di tutto. Alle 10 e 30 arriva al lavoro Don Abbondio Iarlori l’ecumenico. Dopo aver salvato il truffatore seriale del cartellino, cioè Renzo Crisostomi, e aver snocciolato un rosario davanti al busto di chi lo ha assunto senza concorso, a chiamata diretta, con uno stipendio che grida vendetta, passa alla confessione della “Contessa Serbelloni fa i Bagnoli” dai suoi peccati quotidiani e la assolve con “votum sacramenti” cioè a patto che si confessi davvero quando incontra il primo prete vero.
Come si possono vincere sfide difficili come risanare una società come la Civitavecchia Servizi Pubblici quando al suo interno operano soggetti come questi?
Antonio Carbone è una brava persona e forse ha sottovalutato l’incarico che gli è stato proposto quando chiamato. Eviti però di peggiorare la situazione e la politica cominci a pensare a come ridurre lo stipendio di soggetti come Don Abbondio Iarlori che non si presenta al lavoro prima delle 10.30/11 del mattino e partorisce nefandezze amministrative come quelle legate al furbetto del cartellino Renzo Cristostomi.