Civitavecchia – Csp ha bisogno di un “capo varo” per la contessa “Serbelloni fa i Bagnoli” e Don Abbondio Iarlori

Mostruoso danno averla scelta. Promuove sondaggi, firma assegni, consegna secchi ed è pronta a “varare” il piano salvezza della Civitavecchia Servizi Pubblici. E’ giunto il momento di cacciarla

CIVITAVECCHIA – Al peggio non c’è mai fine. Bisognerebbe intanto capire come l’attuale amministrazione abbia deciso di inserire all’interno del cda della Csp un soggetto come Valentina Sanfelice di Bagnoli ribattezzata “contessa Serbelloni fa i Bagnoli” di fantozziana memoria.

Completamente fuori controllo. Usa auto aziendali senza permesso, firmerebbe assegni, incontrerebbe il personale senza autorizzazione. Si veste da scopina e consegna secchi nei mercati. Litiga con i pesciaroli e, dulcis in fundo, manda a puttane tutto il lavoro di fior di professionisti e della politica promuovendo, non si capisce bene con quale autorità, un referendum cittadino sulla raccolta differenziata ingenerando più caos di quello già in atto.

Dicono, ma sono solo chiacchiere al momento, che stia facendo le prove per riproporre la storica cerimonia del varo girata davanti a Forte Michelangelo e per farlo, invece di ricorrere ad un cardinale, ha chiesto la collaborazione e benedizione di Don Abbondio Iarlori.

In attesa che l’assessore Simona Galizia la possa inserire tra gli artisti di strada o fenomeni da baraccone, da qualche giorno, sul sito istituzionale della Civitavecchia Servizi Pubblici ha promosso un referendum.