ROMA – “Quello che non bisogna fare è dire bugie, dire che non c’è più pericolo in maniera arrogante e togliersi la mascherina come è accaduto in Senato a Salvini.
Mi ha fatto una pessima impressione e penso ai lavoratori e alle lavoratrici che lavorano con la mascherina e seguono le regole.
Dare il cattivo esempio in questo momento lo trovo diseducativo e di cattivo gusto”.
Il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti se la prende con il leader della Lega e, in un’intervista a Fanpage, ribadisce la necessità di mantenere le norme di sicurezza basilari per evitare l’aumento dei contagi attaccando Salvini.
“Ci sono tre cose semplici che bisogna fare: mascherina, distanza di sicurezza e igiene delle mani” ricorda Zingaretti che su Facebook Zingaretti pubblica una foto di inizio Novecento, quando il mondo fronteggiava l’influenza spagnola che fece milioni di morti. Il governatore del Lazio si è dimenticato di quando dichiarava ridendo che “l’influenza stagionale fa più morti del coronavirus” e di quando brindava a Milano poco prima che esplodesse l’emergenza sanitaria.
Dopo l’affondo al leader della Lega il botta e risposta è servito. Ma al Carroccio basta una sola frase per zittire il presidente: “Parla quello dell’aperitivo a Milano”.
Poi l’affondo definitivo del diretto interessato: “Zingaretti farebbe bene a non fare battute sulle mascherine. Ci sono scellerati che usano soldi pubblici per comprare mascherine fantasma e infatti sono in fondo alle classifiche di gradimento dei cittadini…”.