Per la prima volta va ad un italiano il prestigioso premio. Romano, già vincitore di numerosi riconoscimenti
Roma – È Davide Malizia il “Meilleur Tireur de Sucre Artistique du Monde”, ovvero il “Miglior Artista al Mondo dello Zucchero”. Premiato domenica 6 settembre a Roma, in un grande evento presso Palazzo Naiadi, il Maestro Pasticcere romano è il primo italiano a vincere il prestigioso titolo, dopo due edizioni portate a casa da illustri francesi, Gabriel Paillasson e Stephane Klein.
Si tratta infatti di un premio conferito a livello mondiale a chi, negli ultimi dieci anni, abbia saputo lasciare il segno in termini di stile, estetica, tecnica e innovazione nella lavorazione dello zucchero artistico. A conferirlo, Déco Relief, storica azienda francese specializzata in ingredienti e materiali professionali per l’alta pasticceria.
“Ricevere questo premio è una soddisfazione immensa – ha commentato Davide Malizia – Lo reputo un traguardo eccezionale, considerando anche l’altissimo livello dei miei predecessori, Gabriel Paillasson e Stephane Klein. Non ho mai pensato di vincerlo, quindi è stata una sorpresa, un duplice onore. Si tratta di un tassello importante della mia carriera, che sancisce nel migliore dei modi tutto ciò che finora ho fatto nella disciplina dello zucchero artistico”.
Non è mancata la commozione: “Sono 20 anni che lavoro con questa materia, dal contenuto così effimero, ma così magico – ha aggiunto Davide Malizia – I miei genitori sono mancati molti anni fa, insieme. Vengo da una famiglia di ceramisti, precisamente scultori della ceramica. Mi hanno lasciato un dono, che nel tempo ho affinato: l’arte della manipolazione della materia, che ho applicato allo zucchero. Questo perché nella vita professionale mi sono dedicato alla pasticceria. Lo zucchero artistico è, a mio avviso, la massima espressione per un pasticcere: quando ho cominciato ero uno dei pochi, non mancava chi mi diceva ‘non puoi vivere di zucchero’. Ma ho sempre creduto nella mia passione, e oggi corono un sogno”.
A proclamare il vincitore insieme a Iginio Massari, il Maestro Gabriel Paillasson, membro della giuria del premio e “vate” della pasticceria francese e non solo, fondatore e presidente onorario della Coupe du Monde de la Pâtisserie: “sono particolarmente orgoglioso di consegnare questo premio, questa edizione vede protagonista la giovinezza unita al talento”.
Insieme a lui, in qualità di ospite d’onore, il Maestro Iginio Massari, eletto Miglior pasticcere del Mondo al World Pastry Stars 2019, che così ha commentato: “Questo è un riconoscimento prezioso, di enorme importanza. Anche per la sua ‘rarità’: viene conferito ogni 10 anni, ciò vuol dire che in un secolo ci saranno solo 10 artisti dello zucchero a portare questo titolo. Davide Malizia è uno di questi e per un decennio sarà campione in carica, portando alla ribalta anche il nome della pasticceria italiana a livello internazionale“.
A giudicare il vincitore, scelto tra i migliori esponenti della disciplina di tutto il mondo, una giuria composta, accanto a Gabriel Paillasson, da Frédéric Bonnet, già direttore tecnico dell’École Nationale Supérieure de Pâtisserie (ENSP) a Yssingeaux, Alain Lambert, fondatore di Déco Relief, e Pascal Molines, MOF e Campione del Mondo di Pasticceria.
All’unanimità i giurati hanno espresso il loro voto per Davide Malizia. Alain Lambert ha affermato che “seguendo per diversi anni le creazioni del Maestro Malizia, è stato inevitabile notare la sua grandiosa evoluzione oltre che la sua tecnicità. La sua prestigiosa ‘Aromacademy’, fondata nel 2015 a Roma, è la prova del suo duro lavoro, del suo amore per la professione e della voglia di trasmettere il suo know-how”.
E ancora: “Davide Malizia rappresenterà l’eccellenza italiana in Francia accompagnato dal team Déco Relief, a tale riguardo, verrà sviluppata una nuova gamma di prodotti nata da questa collaborazione”.
A patrocinare l’evento, Confartigianato Alimentazione, rappresentato da Augusto Cestra, Presidente Regionale di Confartigianato Dolciario Lazio.
Presenti alla premiazione tante eccellenze dell’alta pasticceria italiana come Gino Fabbri, Presidente di AMPI – Accademia Maestri Pasticceri Italiani, ma anche Sal De Riso, Roberto Rinaldini, Santi Palazzolo, Fabrizio Galla, Paolo Sacchetti, Diego Crosara, Stefano Laghi: tutti non hanno mancato di elogiare le abilità artistiche dell’amico e collega Davide Malizia. Presenti non solo Pasticceri ma anche Maestri gelatieri, tra cui i campioni del mondo di gelateria 2020, gli italiani Ciro Chiummo ed Eugenio Morrone (quest’ultimo, romano) con il loro team manager Beppo Tonon e Giancarlo Timballo, presidente Coppa del Mondo di Gelateria.
Davide Malizia
Davide Malizia nasce a Roma da origini siciliane, precisamente di Caltagirone, paese di pittori e modellatori della ceramica. Segue tutti i suoi studi con interesse facendo contemporaneamente diverse esperienze lavorative presso i più noti laboratori di pasticceria in prestigiosi alberghi della capitale, appassionandosi progressivamente all’arte dello zucchero e della scultura artistica abbinata al disegno, che lo porta ad approfondire la materia con crescente interesse.
Sull’ala dell’entusiasmo per i suoi primi lavori, continua a studiare perfezionandosi e frequentando scuole specializzate nel campo artistico prescelto, cioè quello della pasticceria, con preminenza per la lavorazione dello zucchero.
Frequenta quindi scuole in tutto il mondo (Francia, Belgio, Svizzera, Spagna, Usa…) dove si specializza nello zucchero artistico ad altissimi livelli, con grandi maestri internazionali.
Arrivano così le prime importanti vittorie: medaglia d’oro ai Campionati internazionali di Massa Carrara per lo Zucchero Artistico nel 2005, e i Campionati mondiali di Lussemburgo (World Culinary Cup) – con quattro medaglie d’oro e altrettante menzioni per il massimo punteggio ottenuto nella sua categoria artistica – nel 2006, coronando così i primi grandi traguardi che sanciscono l’alta professionalità e il merito raggiunti.
Nel 2007 dà vita al suo laboratorio “Sugar Dreams”, un progetto con al centro importanti nozioni per lo sviluppo di vere e proprie opere d’arte in zucchero artistico, all’interno del quale venivano create pièce in zucchero per il cinema: bicchieri, finti vetri, e oggetti di scena destinati a celebri pellicole.
Nel 2008 fa un ulteriore passo ai Campionati Europei di Stoccarda, vincendo sei medaglie d’oro e il titolo assoluto di categoria artistica. Nello stesso anno vince il primo premio per lo zucchero artistico alle Olimpiadi di Erfurt in Germania, come unico oro per la nazione Italia nella categoria.
Nel 2010 è membro della Nazionale Pasticceri Italiana per la Coppa del Mondo di Pasticceria a squadre in America, a Phoenix, il World Pastry Championship. Qui vince il titolo di Vice Campione del Mondo 2010 e il Premio Speciale di squadra per la Miglior torta al mondo 2010.
Nel 2012 diviene maestro AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani), la più alta qualifica professionale in Italia; nello stesso anno è medaglia d’oro al concorso The Pastry Queen, Campionato mondiale di pasticceria femminile al Sigep di Rimini, in veste di allenatore del team Italia.
Nel 2013 vince la medaglia d’oro al Campionato Mondiale di Zucchero Artistico “The Star of Sugar” e l’oro al Campionato Mondiale di Pasticceria Juniores in veste di allenatore del team Italia (Rimini).
Nel 2015 fonda Aromacademy, l’Accademia di pasticceria della capitale romana; nel 2016 è Medaglia d’Oro al Campionato del Mondo di Pasticceria di Parigi, “Mondial des arts sucrés”, come allenatore del team Italia; ancora nel 2016, porta all’oro la squadra italiana nel Campionato Mondiale di Pasticceria Juniores (Rimini).
Nel 2020 riceve il titolo mondiale “Sucre D’Or – Miglior artista al mondo dello zucchero” per il decennio.
Oggi Davide diffonde il suo pensiero grazie alla sperimentazione continua nella sua Accademia dedicata alla pasticceria e allo zucchero artistico, tenendo anche corsi all’esterno, vere e proprie full immersion sulla sua materia tenute in diverse scuole di pasticceria nel mondo.
Il suo obiettivo è quello di divulgare il più possibile l’arte dello zucchero attraverso la sua costanza e voglia di apprendere, ma anche di tramandare, di maestro in allievo, questa antica tecnica di decorazione.