PERUGIA – Dalle 16 di lunedì 7 settembre una pattuglia dinamica dell’esercito sarà a Fontivegge nell’ambito del progetto ‘Strade Sicure’. I mezzi militari serviranno a presidiare l’area attorno alla stazione ma anche gli uffici giudiziari di Perugia, integrandosi con le forze di polizia già delegate al compito. Un risultato che la Lega rivendica come un proprio successo politico. Se n’è parlato in una conferenza stampa con il senatore Pillon, l’assessore Merli e attivisti della Lega .
“La Lega dalle parole ai fatti. Avevamo promesso l’esercito a Fontivegge per garantire ai cittadini onesti quel necessario “ombrello” di sicurezza e così è stato. Un grazie per questo risultato a Matteo Salvini, al segretario regionale, Virginio Caparvi, all’assessore Luca Merli, al capogruppo Lorenzo Mattioni e a tutto il gruppo consiliare della Lega a Perugia. Un grande augurio ai cittadini di Fontivegge, con la speranza che questo momento diventi occasione perché il quartiere sia restituito alle famiglie, alle attività, ai negozi, alle strutture ricettive. Continueremo su questa strada perché si possa tornare a vivere la città senza più la preoccupazione della delinquenza, della criminalità, degli spacciatori, delle rapine, dei furti”, le parole del senatore Simone Pillon, referente Lega Perugia.
“Abbiamo ottenuto un grande risultato con l’arrivo del contingente “Strade Sicure” in questa zona, lo chiedevamo da tempo e lo avevamo promesso ai cittadini. La pattuglia dell’esercito, inserita in un sistema integrato, consentirà di potenziare controllo e vigilanza e migliorare il livello di sicurezza. Da questo momento in poi inizia una nuova era, dove si potrà guardare in maniera diversa il quartiere e tornare a viverlo con serenità e normalità. Tale risultato non rappresenta un punto di arrivo, ma un punto di partenza per garantire sicurezza in tutta la città, poiché spesso questo quartiere viene utilizzato come base da chi delinque in altre zone”, conclude l’ assessore comunale della Lega, Luca Merli.
A Fontivegge e di fronte alle sedi giudiziarie i controlli avverranno «in stretto e costante raccordo con le forze di polizia – afferma il prefetto Gradone – secondo moduli operativi pianificati dal tavolo tecnico presieduto dal questore».