Roma – “Il caso della donna di 36 anni incinta e positiva al Covid rifiutata dai sanitari del policlinico Umberto I è di una gravità inaudita. Ho presentato un’interrogazione urgente al presidente Zingaretti e all’assessore D’Amato per sapere se intendano, con urgenza e in tempi brevi, chiarire i contorni di questa vicenda, assumendo eventuali provvedimenti nei confronti dei medici responsabili dell’odissea vissuta dalla donna nella notte fra il 15 e 16 settembre.
Stando alla ricostruzione giornalistica dei fatti una donna di 36 anni residente a Velletri, incinta di 34 settimane e positiva al tampone Covid, con febbre e tosse persistente si è recata presso il policlinico Umberto I per essere ricoverata.
Alla donna sarebbe stato ‘inspiegabilmente’ rifiutato il ricovero dai sanitari dell’Umberto I, rimanendo oltre due ore all’interno di un’ambulanza. Il fatto avrebbe peraltro generato un’accesa discussione tra i sanitari del nosocomio e i soccorritori dell’Ares.
La signora avrebbe vissuto un’autentica odissea dal momento che, sempre secondo la ricostruzione dell’articolo pubblicato in data odierna dal quotidiano ‘Il Tempo’, dopo essere stata rifiutata dal policlinico Umberto I, la stessa, durante la notte fra il 15 ed il 16 settembre attraverso un mezzo del 118 avrebbe fatto ritorno a casa presso il Comune di Velletri. Sempre con l’ausilio del 118 la donna il giorno seguente sarebbe stata prelevata presso la propria abitazione per essere quindi trasferita presso il policlinico Gemelli di Roma.
Alla luce di quanto avvenuto sussisterebbe il rischio che il tempo perduto per il ricovero rifiutato dai sanitari del policlinico Umberto I possa incidere negativamente sulle condizioni della donna risultata positiva al Covid come pure sulla gestazione.
Mi auguro che su questa vicenda di malasanità l’amministrazione regionale faccia subito chiarezza ed intervenga con i provvedimenti che riterrà doveroso adottare”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.