VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera del signor Enzo, tra i primi essere sottoposto all’ impianto di pacemaker senza fili, per ringraziare l’ospedale di Belcolle.
“A pochi giorni dall’impianto del primo pacemaker senza fili avvenuto all’ospedale di Belcolle di Viterbo, io Enzo, paziente a cui è stato effettuato l’innesto del dispositivo senza fili, mi sento di dover ringraziare ed elogiare il direttore dell’unità di Elettrofisiologia, dottor Massimo Sassara per la sua grande professionalità e umanità.
Oltre al suddetto dottor Sassara, voglio anche ringraziare il dottor Mario Malavasi con tutta l’equipe medica che ha partecipato a questo innovativo intervento, l’ospedale di Belcolle e quanti hanno permesso il concretizzarsi dell’evento.
Il dottor Sassara in tempi precedenti all’emergenza COVID-19, aveva proposto di sottopormi a questo innovativo impianto, in quanto considerava fossi il paziente ideale a poter ricevere il moderno sistema di stimolazione cardiaca, ed io accettai con una punta di orgoglio nel poter essere il primo all’ospedale di Belcolle. Poi le vicende hanno preso la piega che tutti conosciamo, della pandemia, con il blocco totale di tutte le attività che non fossero di estrema urgenza; ho iniziato a preoccuparmi e a pensare che forse non avrei potuto più sottopormi a questo intervento…. ma anche qui il dottor Sassara è intervenuto con la sua umanità, rasserenandomi, con la promessa che appena le cose sarebbero state più tranquille, mi avrebbe impiantato il dispositivo. Ed eccomi qua a raccontare che finalmente tutto è avvenuto e il pacemaker senza
fili è stato posizionato.
Oggi sono a casa con tutta la mia famiglia, a giorni avrò una visita di controllo, ma nel frattempo ho a disposizione un apparato elettronico che mi permette di inviare i dati, raccolti dalla capsula nel mio cuore, ad un centro elaborazione dell’ospedale.
Ringrazio ancora il dottor Sassara e tutto il sistema sanitario della Regione Lazio, per avermi dato questa possibilità e praticamente anche un “cuore rigenerato”, adesso mi sento già molto meglio e affronto di nuovo la vita con nuova forza. Grazie”.
Enzo Sanetti