L’ autore, crossdresser, si batte per il sostegno dei diritti civili
Castel Giorgio – Campagne lombarde, anno mille. Guglielmo, un contadino innamorato della propria famiglia, una sera torna a casa e si trova di fronte a una scena che gli cambierà per sempre l’esistenza: i bambini disperati in lacrime e la moglie rantolante in una pozza di sangue. Cerca di curarla ma la medicina dell’epoca nulla può contro il progredire del tumore che l’ha colpita. Allora segue i consigli degli amici, veri o presunti, e soprattutto prega. Prega rivendicando presso Dio la sua posizione di uomo giusto, fedele, dedito al lavoro e all’educazione dei figli, e gli chiede la cosa che dà il titolo al libro: la ricompensa. Gugliemo userà i soldi accumulati in un decennio di lavoro per affrontare il viaggio verso lo “spitale” milanese che potrà curare la sua amata. Non solo i risparmi del duro lavoro, ma pure vendere tutto il coltivato da lì a chissà quando, indebitandosi così per il resto della vita e soprattutto togliendo il pane di bocca ai suoi figli, che sfamerà con riso lesso insaporito, dalla scoperta accidentale, che Gugliemo fa in magazzino, dalle ossa dei buoi accatastate: l’osso più grande, la spina dorsale, contiene una materia semiliquida (il midollo spinale, ndr) che dà sapore a qualsiasi cosa a cui si amalgami, rivelazione che permetterà al disperato uomo di far mangiare l’ insipido cereale ai suoi figli.
Il sacrificio onesto e amorevole di Guglielmo lascerà un segno, per quanto eventualmente diverso dall’intento originario, come un seme che porta frutto ai posteri e non a chi lo ha piantato.
E’ la storia de “La Ricompensa”- prima parte, che venerdì 2 ottobre alle 19,30 a Castel Giorgio presso il resort e spa Borgo La Chiaracia, l’autore Stefano Ferri avrà il piacere di presentare, anticipando anche la seconda parte. Un’ altra storia che dall’ anno mille, ci invia alla Milano di San Carlo Borromeo, 1576, per la peggiore delle cause: la peste. Dove l’ amore, tra pittore Filippo, che si barcamena facendo il pittore e la nobile Alessandra, irto di peripezie e attraversato da intrighi
troverà la giusta ricompensa, la stessa evocata anche da Gugliemo.
L’editore è la francese LuxCo Editions, che ha accettato l’idea di uscire in due parti, una scelta senza dubbio insolita, ma giustificata dalla particolare struttura della storia, che nella seconda parte cambia completamente scenario e protagonisti. Ci vollero infatti ben sei secoli affinché il sacrificio invano sostenuto da Guglielmo avesse le conseguenze che, a Milano, a cavallo della “Peste di San Carlo”, gli consentirono di “esplodere”, arrivando persino a cambiare la storia dell’umanità.
L’ autore
Laureato in Scienze Politiche, Stefano Ferri ha fondato, diretto ed è stato collaboratore di numerose riviste specializzate in eventi di comunicazione. Ha ricevuto nel 2004 il Premio Hilton per il Giornalismo Business e nel 2006 il Premio Italia for Events per la Stampa Turistico-Congressuale. Stefano Ferri è il più noto crossdresser ( persone che indossano abiti dell’altro sesso ndr) italiano. Dopo molti anni vissuti nell’anonimato e nella sofferenza di una condizione semiclandestina, ha gradualmente iniziato a uscire allo scoperto e il 20 ottobre 2015 il Corriere della Sera gli dedicò un lungo servizio di coming out, Da alcuni anni è attivo nel sostegno ai diritti civili, dando pubblica testimonianza, in televisione e sui giornali, della propria condizione,Finora ha scritto tre romanzi: I primi due (Seppellitemi in cielo e Il bambino che torna da lontano), editi da Robin Edizioni rispettivamente nel 2013 e nel 2016, sono stati tradotti in Inglese (la sua seconda lingua) e distribuiti in quattordici Paesi. Il terzo (La ricompensa), è stato pubblicato alla fine dello scorso anno dalla casa editrice francese LuxCo Editions.
b.f.