AMELIA ( Tr) – Venerdì sera aveva festeggiato i suoi 18 anni e sabato mattina è stata trovata senza vita nella casa del fidanzato, in via delle Rimembranze, un 21enne amerino con cui aveva trascorso la serata, Lei è Maria Chiara Previtali, studentessa al quinto anno del liceo scientifico “Renato Donatelli“ a Terni.
Venerdì sera la giovane, dopo una piccola festa con le amiche per suggellare l’ importante tappa, aveva concluso la serata a casa del fidanzato, da lì la tragedia.
Lo stesso fidanzato al risveglio, si è reso conto che la giovane non rispondeva più e ha allertato il 118. Gli operatori sanitari una volta giunti non hanno potuto fare nulla se non constatare che la diciottenne era morta.
L’ipotesi concreta, in relazione agli elementi acquisiti dagli investigatori sul posto, è che Maria Chiara Previtali sia deceduta in seguito all’assunzione di droga, con tutta probabilità eroina. Il compagno, già noto alle forze dell’ordine in quanto assuntore di sostanze stupefacenti, a differenza della ragazza, non ha accusato alcun malore. Le indagini sono condotte dal capitano di Amelia, Raffaele Maurizi, con il coordinamento del comando provinciale e del colonnello Marco De Martino. L’inchiesta è stata affidata al pubblico ministero Camilla Coraggio, che ha già disposto l’autopsia sul corpo della diciottenne, esame che dovrebbe tenersi martedì o mercoledì e che dovrebbe chiarire molti aspetti della tragedia.
Il fidanzato, sentito a lungo dai carabinieri, così come gli amici dei due ragazzi, ha fornito la sua spiegazione dei fatti.
Venerdì i due giovani avrebbero raggiunto Roma in treno. In una delle tante zone di spaccio della capitale, che il giovane già conosceva, dove è stato fatto l’acquisto mortale, una sorta di “regalo” per Maria Chiara, pagato da lui con 20 euro, attraverso uno dei tanti spacciatori. L’idea di un compleanno ‘da sballo’ e l’ intenzione di andare a Roma lo avrebbero confidato anche agli amici.
Il padre di Maria Chiara lavora da anni nella Comunità Incontro, la struttura di recupero dalle dipendenze fondata da don Pierino Gelmini, che ad Amelia ha la sua sede centrale. La mamma infermiera nell’ospedale cittadino e un fratello maggiore di 25 anni, una famiglia normale, così come Maria Chiara, una ragazza ancora bambina, come sì è a questa età, “dolce e sensibile” come dicono gli amici, che amava lo sport e la sua disciplina, tanto da essere cintura nera di kung fu, che ha voluto provare l’ ebbrezza dello “sballo” per sentirsi grande e immortalare così i suoi 18 anni in compagnia di un fidanzato consenziente che nulla ha fatto per evitare la tragedia.
Un dramma quello dello spaccio e dell’ uso di sostanze stupefacenti che torna ad affacciarsi nella provincia di Terni, dove appena tre mesi fa perdevano la vita i due quindicenni Flavio Presuttari e Gianluca Alonzi Peralta, morti nel sonno dopo l’assunzione di metadone ceduto da un tossicodipendente ternano di 41 anni.