VITERBO – Un agriturismo con 22 ettari destinati alla produzione di verdura e all’ allevamento di maiali allo stato brado, questo è il casaletto di Grotte Santo Stefano, frazione di Viterbo.
Sono gli anni ’60 quando Sauro Ceccobelli, il padre di Marco, attuale trattore, dà vita all’azienda agricola diventata poi l’ agriturismo che ancora oggi è gestito dalla famiglia Ceccobelli con annesso ristorante, dove: ortaggi, grano e maiali allo stato brado, di cui si prende cura Stefano, fratello di Marco, lavorati sia per il fresco che per i salumi, sono le eccellenti materie prime prodotte e utilizzate, e quando non bastano, “Le reperiamo sempre in zona – afferma il titolare – solo dove siamo sicuri di trovare qualità e genuinità“.
“La brace è il nostro cavallo di battaglia, anche perché lavoriamo molto anche sui tagli. Un nostro piatto storico è il maialino cotto a bassa temperatura al forno, con il finocchietto selvatico, aroma del territorio“. Tra i piatti della tradizione: fegatelli alla brace con alloro e la trippa di maiale, ma anche le più banali salsicce in padella.
Immersi nella meravigliosa vegetazione viterbese, la famiglia Ceccobelli mette nel piatto i sapori e gli aromi della Tuscia, in un ambiente informale ma curato nei minimi particolari, che gli sono valsi il prestigioso riconoscimento.