Soriano nel Cimino – In Tv la storia della castagna e del suo interprete: lo chef Danilo Ciavattini

Dai tempi di Tito Livio fino alla moderna “Vojola d’oro”

SORIANO NEL CIMINO – Dalla Selva Cimina e la sua millenaria storia, ai piatti “stellati” realizzati con i prodotti della sua terra. Il territorio sorianese ha tirato fuori tutte le sue eccellenze per presentarle a “ Uno mattina in famiglia”, nella puntata di domenica 6 dicembre.
Protagonista indiscussa la Castagna. Maria Paola Mascellini dell’ Ente Sagra Castagne, ha raccontato i secolari castagneti cimini, famosi nella storia dai tempi di Tito Livio, passando per Etruschi e Falisci, che, narra la leggenda, ogni riccio del prezioso frutto contenesse tre castagne: “una per il padrone, una per il contadino e l’ ultima per il popolo”.

Fino ai giorni nostri e al premio “vojola d’ oro”, che Soriano riserva ad illustri personaggi, tra i quali lo chef stellato Danilo Ciavattini, che ha presentato le pietanze realizzate con la castagna cimina: su tutte, la zuppa ceci e castagne con gnocchetti acqua e farina, piatto sorianese, da lui rivisitato con il suo “Aria di Faggeta”: brodo di ceci e castagne, raviolo liquido di olio EVO e tartufo nero,
“Ho reso la consistenza più brodosa dove ci adagio dei ceci spellati, le castagne e il tartufo nero. I ravioli sono ripieni di olio liquido EVO. L’aria è costituita da un brodo di funghi, bacche e foglie”,
che Ciavattini ha voluto dedicare alla sua terra, come tutti i piatti che realizza, attraverso i quali racconta le origini del mondo contadino e della campagna da dove viene: Soriano nel Cimino.

Il premio nazionale “vojola d’oro”
Il premio nazionale “Vojola d’Oro” ( la vojola, cioè caldarrosta in voce dialettale), dal 1979  rappresenta il riconoscimento più alto che Soriano assegna a chi, nato, vissuto o che abbia un particolare legame con la città, si sia distinto per meriti e capacità in tutti i campi: arte, scienza, cultura, musica, cinema, letteratura, economia, politica e sport.
Con il passare degli anni sono ormai numerosi i personaggi che hanno ricevuto la “Vojola”, termine che nel dialetto sorianese sta a significare la caldarrosta: il cantautore Fabrizio De Andrè, il pittore Renzo Vespignani, il regista e scrittore Pier Paolo Pasolini, in quell’occasione hanno ritirato il premio Ninetto Davoli e Alfredo Bini, il drammaturgo Luigi Pirandello, ha ritirato il premio Stefano Pirandello, il conduttore televisivo Tiberio Timperi, il regista Enzo Girolami Castellari, l’ex Ministro delle Finanze Augusto Fantozzi e il giornalista Paolo Giuntella, anche in questo caso il premio è stato ritirato dalla famiglia e dall’amico giornalista, Davide Sassoli, Presidente Giulio Andreotti.
Le “vojole” sono realizzate dall’artista orafo sorianese Alessandro Coaccioli.