VITERBO – Svolta nelle indagini per la rapina messa a segno il 28 novembre scorso alle Poste di Canino. I carabinieri e la polizia stradale, che hanno seguito le indagini su delega della Procura, hanno dato esecuzione a delle misure cautelari.
Si tratterebbe di nove persone, alcune appartenenti all’ambienti ultras. Tra gli indagati c’è anche il direttore dell’ufficio che, stando alle ipotesi investigative, sarebbe la talpa utilizzata dalla banda sgominata in queste ore,
Il 28 novembre un uomo, spacciandosi per un corriere, è entrato nell’ufficio e pistola in pugno si è fatto consegnare circa 200 mila euro. Di quei soldi 30 mila euro sarebbero stati recuperati durante le indagini.
Diversi gli indagati, tra cui il direttore dell’ufficio postale e un ultrà della Viterbese.
La ricostruzione della rapina
Sabato 28 novembre un uomo si è avvicinato all’ingresso delle poste di Canino poco prima della chiusura indossando la divisa da corriere, un berretto e la mascherina chirurgica con la scusa di consegnare un pacco.
L’uomo avrebbe poi tirato fuori la pistola minacciando gli impiegati delle poste e bloccandoli con delle fascette ai polsi.
Pistola in pugno, avrebbe costretto il direttore a consegnargli i soldi prelevati parte dallo sportello automatico e parte dalla cassaforte nella parte posteriore dell’ufficio. Bottino di circa 200mila euro.