FARNESE – Armi e munizioni clandestine, nuovamente in carcere i fratelli Marco e Paolo Pira di 40 e 48 anni. Nello specifico sono stati trovati in possesso di alcuni proiettili e di un fucile da caccia, che non si esclude possa essere stato utilizzato per commettere reati.
Gli allevatori d’origine sarda di Farnese sono stati arrestati dai carabinieri la mattina di sabato 12 dicembre e trasferiti, rispettivamente, nelle carceri di Civitavecchia e di Velletri.
Il 28 luglio 2015 furono arrestati con l’accusa di avere ammazzato a bastonate per ritorsione i cani dell’ex sindaco Dario Pomarè, parte civile nel processo, e di avergli devastato l’oliveto. Il sindaco sarà sentito il prossimo 15 gennaio dal giudice Silvia Mattei.
Difesi dagli avvocati Angelo Di Silvio e Giuseppe Picchiarelli compariranno domani mattina in videoconfernza davanti al gip Rita Cialoni del tribunale di Viterbo per l’interrogatorio di garanzia.
Le indagini sfociate nella richiesta di misura di custodia cautelare da parte del pm Massimiliano Siddi sono iniziate lo scorso maggio.
Oltre al fucile con la matricola abrasa caricato con due cartucce, i carabinieri hanno sequestrato altre otto munizioni.