ROMA – “Con profondo dispiacere e viva preoccupazione ho appreso di un grave episodio avvenuto questa mattina al Santa Maria Goretti, nel corso dell’avvio della campagna di vaccinazione anti-Covid.
La troupe giornalistica di News-24.it, a differenza di altre testate, è stata esclusa dall’ingresso nella tensostruttura dell’ospedale di Latina, presso la quale venivano iniettate le prime dosi del vaccino agli operatori sanitari.
Voglio esprimere innanzitutto la mia vicinanza alla testata giornalistica News-24.it che in diretta streaming stava raccontando l’iniziativa simbolica concertata con la Regione Lazio, alla presenza dell’assessore alla Sanità Alessio D’Amato e il presidente Nicola Zingaretti. A negare l’accesso della troupe giornalistica sarebbe stata l’Asl di Latina stessa, attraverso il nuovo ufficio stampa.
Vietare l’ingresso sia pure per motivi che non conosciamo è comunque elemento di grande inquietudine e tale da indurre una riflessione seria sul rapporto fra istituzioni pubbliche e mondo dell’informazione. Si tratta di un atto grave e gratuito che dovrebbe indignare non solo la stampa, ma tutta l’opinione pubblica.
Il direttore Casati, invece di pensare in maniera assidua al possibile nuovo incarico romano, dovrebbe intervenire e chiedere scusa per il cattivo gesto del suo ufficio stampa. A mio avviso il bavaglio all’informazione non dovrebbe essere consentito a nessuno. Impedire il diritto di cronaca, non costituisce solo un diniego della libertà di espressione per i giornalisti, ma è anche e soprattutto un atto che lede il diritto dei cittadini ad essere correttamente informati.
Personalmente credo nel pluralismo dell’informazione ed occorre difendere sempre la libertà di stampa.
La libertà di manifestazione del pensiero, di cui è espressione la libertà di stampa, costituisce un valore centrale del nostro sistema costituzionale. Il pluralismo informativo è un valore fondamentale per ogni democrazia, che va difeso, attuato e sostenuto concretamente.
Presupposto necessario all’esistenza di una stampa libera è la garanzia di un fondamentale principio liberale, quello della libertà di espressione e d’informazione definito, nel nostro ordinamento, dall’art 21 della Costituzione. Ovvero ‘Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure’.
Ritengo che l’informazione regionale e locale meriti di essere incoraggiata e non debba essere soggetta ad autorizzazioni, censure, ricatti o dinieghi.
Mi auguro infine che questi veleni sparsi ad arte nel clima da ‘ultimi giorni di Pompei’ lascino presto il passo a rapporti più distesi e costruttivi fra stampa locale e la futura nuova gestione Asl. A Latina e provincia mai come in questo periodo caratterizzato dall’emergenza pandemica chi gestisce la sanità dovrebbe cercare di mantenere i nervi saldi e dimostrarsi all’altezza della situazione.
C’è assolutamente bisogno di aria nuova e auspico che con il 2021 si possa finalmente voltare pagina. Per il bene di tutti i cittadini di questo territorio”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.