Durissima la dichiarazione dei consiglieri del Carroccio usciti dalla maggioranza e quella firmata dai sindaci del territorio. Finalmente la Lega, dopo mesi di oblìo, torna sul piede di “guerra”
VITERBO – Matteo Costa e Ombretta Perlorca sbattono la porta in faccia a Nocchi e non voteranno il disastroso bilancio. Hanno deciso di abbandonare Nocchi perché in Provincia il Partito Democratico cerca supporto mentre in città e negli altri comuni del territorio ha un atteggiamento ostile.
Ovviamente Forza Italia ha dimostrato, per l’ennesima volta, quello che è nel resto d’Italia: inaffidabile.
A dimostrazione della totale inaffidabilità del gruppo azzurro l’ennesima capriola del sindaco di Bassano in Teverina Romoli che è stato stanato dall’azione politica messa in campo dai sindaci capitanati da Sandro Giulivi.
Romoli ha fatto da infiltrato nella Lega e cercato di circuire il senatore Umberto Fusco ma il giochetto non ha funzionato e adesso. Questa la dichiarazione letta da Matteo Costa questa mattina durante il consiglio provinciale:
“Con questa dichiarazione, a nome mio e del Consigliere Ombretta Perlorca, vogliamo annunciare la decisione irrevocabile di uscire dalla maggioranza (e contestualmente dal gruppo “INSIEME PER LA TUSCIA” dichiarando al costituzione del gruppo consiliare “LEGA” di cui faremo parte io e la Perlorca) con decorrenza immediata.
Dopo una seria e non facile riflessione, siamo determinati a tale decisione in quanto abbiamo preso definitivamente atto della mancanza delle condizioni per svolgere in maniera seria e costruttiva il ruolo affidatoci lo scorso aprile.
Da tempo è venuta meno quella collaborazione, necessaria, per essere coinvolti nelle decisioni strategiche, sia politiche che amministrative.
Una mancanza di condivisione che ha impedito il confronto all’interno dell’amministrazione provinciale.
Le motivazioni della nostra uscita sono molteplici ma le più concrete sono dovute a una mancanza o rinvio di programmazione, in molti territori della Provincia.
Facciamo presente che la nostra entrata in maggioranza era stata accettata lo scorso aprile solo per poter dare una spinta propositiva e fattiva dell’ente provinciale in piena emergenza COVID-19, votando favorevolmente al bilancio di esercizio 2019 portato alla discussione del consiglio provinciale del 4 giugno 2020, dopo aver responsabilmente ritirato il ricorso presentato contro il bilancio previsionale 2020.
A seguito di questa entrata in maggioranza, ci sono state assegnate deleghe che però non ci hanno lasciato molti margini di azione, non riuscendo a portare sui nostri rispettivi territori alcun beneficio. Abbiamo infatti trovato una assenza di condivisione negli obiettivi da raggiungere sia con Lei, Presidente, che con i Dirigenti degli uffici provinciali, venendo a conoscenza di molte iniziative a cose fatte e solo dalla stampa.
Il confronto, fatto anche di opinioni diverse e di momenti di discussione, è il sale della democrazia e del buon governo.
Una decisione amara, ma ferma, quella che abbiamo preso.
Oggi a distanza di pochi mesi dall’entrata in amministrazione, purtroppo e con rammarico, abbiamo pertanto preso la decisione di togliere politicamente il sostegno del gruppo “INSIEME PER LA TUSCIA” (o LEGA) al Presidente Nocchi; scelta questa di natura politica, non di natura personale, poiché continueremo a sostenere e a dare attuazione per quanto è possibile a tutte le iniziative a beneficio della collettività e del territorio.
Questa scelta trova fondamento nel fatto che sono venuti meno i presupposti che ci avevano condotto otto mesi fa ad un accordo programmatico.
Accordo che ci doveva vedere intraprendere insieme un percorso di discontinuità rispetto al passato caratterizzato da profondo immobilismo e inerzia con l’intento di iniziare una nuova stagione di cambiamento, di attuazione di provvedimenti a completa risoluzione dei problemi, con l’ambizioso obiettivo di cambiare realmente la vita dei cittadini di questa comunità.
In questi mesi sia io che il consigliere dimissionario Bracoloni, ed oggi il Consigliere Perlorca, abbiamo deciso di basare il nostro ruolo sulla lealtà e sulla trasparenza, con l’impegno concreto di fare solo gli interessi della nostra provincia.
Continueremo a svolgere il nostro ruolo di Consiglieri Provinciali cercando di onorare gli interessi del territorio, con l’impegno e la costanza di sempre.
Per tutto quello che sarà sviluppato da questa amministrazione, valuteremo di volta in volta il nostro sostegno, nell’esclusivo interesse dei cittadini, ricordando prima di tutto a me stesso che la politica non è un mestiere ma l’essenza dell’essere cittadino.E noi intendiamo rimanere coerenti con i valori imprescindibili che sono dentro le persone, ispirandosi ai quali si costruisce la propria azione politica, assumendosi le proprie responsabilità. Senza nascondersi.
Abbiamo cercato di essere presenti tra i cittadini, interessandoci alle questioni che, di volta in volta, venivano posti dalla comunità.
La nostra autonomia è dare voce a chi non ne ha, nel portare all’attenzione del Consiglio i problemi della provincia.
Rivendichiamo la necessità di un’azione di opposizione all’interno del Consiglio. Che si parli di trasparenza, di legalità, di pari opportunità, di lavoro, di rete stradale, di sostenibilità ambientale, di edilizia scolastica, di sviluppo sostenibile, di qualità della vita e dell’azione amministrativa, di partecipazione, di condivisione.
Proprio per rivendicare la nostra autonomia ci dichiariamo all’interno del Consiglio provinciale alternativi a questa maggioranza e pronti con chi vuole lavorare insieme a costruire un’identità e un progetto alternativo in amministrazione.
Ci abbiamo provato, con il massimo impegno, principalmente nelle competenze delle deleghe assegnateci; abbiamo fatto il possibile.
Sin dall’inizio abbiamo accettato il delicato compito conferito con forte senso di responsabilità, puntando sempre sulla qualità.
Abbiamo svolto il nostro incarico con tenacia, umiltà, correttezza, professionalità e sempre con senso di legalità, mettendo a disposizione dell’intera comunità le nostre competenze ed il nostro tempo.
Per tutti questi motivi abbiamo ritenuto corretto e doveroso restituire la delega affidataci.
E per questi stessi motivi dichiariamo la nostra astensione sulle votazioni dei vari punti all’ordine del giorno, compreso il bilancio; non esprimeremo un voto contrario proprio per il senso di responsabilità di chi fino a ieri era parte della maggioranza.
Continueremo il nostro operato tutti i giorni sul territorio perché non abbiamo nessuna intenzione di abbandonare al proprio destino i cittadini.
Ancora più duro l’intervento del sindaco Alessandro Giulivi che ha riportato il documento sottoscritto anche dagli altri sindaci del territorio:
Oggi siamo chiamati a dare seguito all’atto più importante dell’attività amministrativa di un ente, l’approvazione del DUP e del bilancio di programmazione pluriennale 2021/2023.
Questo bilancio dovrebbe indicare il futuro della nostra Provincia.
Certo non ci sfuggono le difficoltà legate all’emergenza sanitaria che da marzo ci vede combattere ognuno sul proprio territorio. Ma non ci sfugge nemmeno ricordare come siano passati otto mesi dall’entrata in maggioranza dei consiglieri del gruppo “INSIEME PER LA TUSCIA” con lo scopo di avviare un percorso programmatico che indicasse come uscire dalla crisi, quali strade intraprendere per avviare lo sviluppo di questa provincia, ed invece la proposta che oggi abbiamo di fronte e che dovremmo discutere ed approvare ci presenta una situazione in cui i nostri consiglieri non sono stati coinvolti nella attività amministrativa e nella programmazione economica per gli anni a venire.
Le motivazioni della nostra astensione sono molteplici ma le più concrete sono dovute a una mancanza o rinvio di programmazione, in molti territori della Provincia; sono venuti meno i presupposti che ci avevano condotto otto mesi fa ad un accordo programmatico.
Condividiamo pienamente la dichiarazione di questa mattina del Consigliere Costa a nome del gruppo consiliare —-.
La condivisione nella stesura di questo bilancio coi sindaci Bartolacci, De Rossi, Giglietti, Giulivi, Pasquali, Serra e Testa sarebbe dovuta essere la prerogativa di una maggioranza coesa e solida.
Leggendo questo bilancio ci troviamo invece di fronte ad un mediocre esercizio contabile, senza anima, senza condivisione, senza la politica che ci dovrebbe guidare.
Sicuramente si può chiedere perché non siano stati fatti emendamenti dai nostri consiglieri; ma di quali emendamenti possiamo parlare in un bilancio ragionieristico?
Se quello che aspetta i nostri concittadini per il prossimo futuro si misura su questo bilancio, abbiamo di fronte tempi tristi.
Ci dispiace, avremmo voluto considerare diversamente questa amministrazione; ad essere sinceri ci saremmo aspettati un po’ di coraggio in più.
Spettava a Lei Presidente indicarci questo nuovo orizzonte. Noi non lo troviamo e per questo ci asteniamo.