I sindaci leghisti pronti a dare battaglia: “Chiederemo al gruppo che siede a Palazzo dei Priori di far dimettere i propri assessori”
VITERBO – Forza Italia e il sindaco Giovanni Arena alla prova del voto per l’aumento delle tariffe dell’acqua previsto dai vertici di Talete Spa.
L’acqua, un bene pubblico di prima necessità che nel viterbese costa quasi quanto il vino.
Stipendi fuori controllo per i manager e assunzioni clientelari. Spese fuori controllo e disservizi. Il problema si risolve aumentando le tariffe in danno della popolazione. Ci sono grossi gruppi morosi, molti dei quali enti pubblici, che stanno affossando i bilanci ma nessuno agisce. Meglio infierire sul popolo bue. I sindaci della Lega però non ci stanno e non solo non voteranno l’aumento previsto ma hanno chiesto al senatore Umberto Fusco di avere un comportamento lineare a quello dettato del leader nazionale Matteo Salvini.
Già fuori dalla Provincia di Viterbo in netto dissenso con il Partito Democratico non c’è motivo alcuno per continuare a sostenere un baraccone come Talete Spa.
Se il sindaco di Viterbo, socio di maggioranza della società che gestisce l’acqua pubblica, si presenterà e voterà Sì all’aumento delle tariffe, il senatore Umberto Fusco avrebbe minacciato di far dimettere i propri assessori.
Un buco nel bilancio che non può essere in alcun modo ripianato vessando i cittadini. Molti sostengono che gli uomini che rappresentano la Lega a Viterbo, in seno al consiglio comunale, sono “mollicci” a differenza dei colleghi sparsi in tutta la provincia che non hanno esitato a mettersi contro ogni iniziativa, quasi tutte sciagurate, messe in piedi dal Partito Democratico a livello nazionale, regionale e provinciale.
La resa dei conti è vicina. Se vogliono sanare il bilancio di Talete chiedano i soldi a chi non paga da anni e continua a consumare come se dai rubinetti uscisse acqua di fiume.