CIVITAVECCHIA – “Anche questa Amministrazione, come la precedente, ha confermato in pieno la linea già assunta in giudizio dal Comune di Civitavecchia, il quale aveva all’epoca citato in giudizio l’Arsial e la “Campeggiatori Pineta la Frasca S.r.l.” per far dichiarare la nullità dell’atto di compravendita del campeggio La Frasca stipulato tra i due predetti soggetti – è bene ricordarlo – in data 28.03.2014 (la possibilità – apparsa sulla stampa – per la società di rivendere a sua volta l’area campeggio deriva infatti dalla validità o meno di quell’atto, come è chiaro a tutti: non è certo una facoltà che le viene attribuita oggi).
Il Comune ha evidenziato al Tribunale che il regolamento della Regione Lazio, relativo alla disciplina ed alienazione dei beni immobili di proprietà Arsial, vieta l’alienazione a titolo oneroso a soggetti privati dei beni immobili di pubblico interesse, e tali vengono considerati quelli di particolare pregio storico e/o ambientale”.
È quanto dichiara il sindaco Ernesto Tedesco che spiega come “secondo il Comune, l’area che pertiene al Campeggio La Frasca, in quanto inserita nel Monumento naturale La Frasca, deve ritenersi assoggettata alle medesime misure di tutela (come è in effetti) e la circostanza che sia destinata a campeggio non incide sul fatto di essere inserita nel Monumento naturale e di costituire con quest’ultimo un unicum inscindibile; per tale ragione – ha spiegato – anche l’area su cui insiste il Campeggio va considerata bene di particolare pregio storico e/o ambientale. Nei prossimi mesi vi sarà un’ulteriore udienza in Tribunale per questo giudizio, in vista della quale il Comune ha depositato recentemente la propria memoria conclusiva (il cui contenuto è stato pienamente condiviso da questa Amministrazione, che su questo si trova sulla stessa linea degli altri che sono intervenuti sulla stampa) con cui ha ribadito che la vendita del 2014 del campeggio dell’Arsial alla Società deve ritenersi nulla per i motivi di interesse pubblico dedotti. E su questa linea – ha concluso il Sindaco – continueremo a batterci, ovviamente con gli strumenti che la legge ci consente per impugnare un atto che riguarda due soggetti estranei al Comune stesso, avendo tutti noi a cuore il fatto che la Frasca sia fruita certamente anche in modo organizzato ed attrezzato, ma sempre corretto e rispettoso della natura e dell’ambiente”.