Diversamente da quanto comunicato ieri, il Ministero della Salute ha disposto che la zona arancione nel Lazio partirà da Domenica 17 gennaio per cui tutti i pubblici esercizi dovranno osservare la chiusura al pubblico ferma restando la possibilità di vendita per asporto e consegna a domicilio.
Trattasi ancora una volta di una scelta incomprensibile a danno dei pubblici esercizi visto che la settimana scorsa l’ordinanza emessa venerdì 8 gennaio è entrata in vigore lunedì 11 per le Regioni Lombardia e Veneto e considerato che il Ministro Boccia aveva espressamente dichiarato che il week end sarebbe stato dello stesso colore (Lazio giallo) deducendo quindi la partenza del cambio colore dal giorno 18.
Pur comprendendo la necessità di adottare provvedimenti urgenti per fronteggiare la pandemia non si comprende come l’esigenza per le imprese di pubblico esercizio di pianificare per tempo l’organizzazione del lavoro venga sempre disattesa.
Il settore è stremato e la situazione grave e confusa; servono subito misure adeguate per ristorare le perdite. Comprendiamo il senso di frustrazione e di rabbia di tanti esercenti che possono indurre a gesti radicali. Ma la nostra responsabilità ci impone di mettere la legalità a prerequisito di ogni azione collettiva per cui ci rivolgiamo a tutte le imprenditrici e gli imprenditori al rispetto delle norme cogenti. Così in una nota Confcommercio Lazio Nord.