Salute Lazio- Le peripezie di chi vuole prenotare il vaccino anti Covid: tra accessi negati e appuntamenti sbagliati

“La lotteria dei vaccini” l’ha definita Fabio, che si chiede chi avrà avuto “l’onore” di fare il vaccino a posto di suo padre

 

CIVITAVECCHIA – ” Problemi tecnici”, così ha definito l’ assessore alla sanità Alessio D’ Amato, il tilt registrato dal portale Salute Lazio in merito alle prenotazioni di vaccini anti Covid riservate agli over ottanta, nella prima giornata del suo esordio,

Numero di assistenza irraggiungibile, appuntamenti errati, e addirittura confermati in lingua tedesca. “Sonntag” (domenica, ndr) si è visto comparire Fabio quando è andato a prenotare il vaccino per i due anziani genitori, e poi una serie di peripezie che l’ uomo ha definito “una trappola ai danni degli anziani, una lotteria dei vaccini. Mio padre ha 93 anni e gli sbagli del portale della Regione Lazio sulla salute, stanno mettendo a rischio la sua vita”.

I fatti 

La notte di lunedì 1 febbraio, verso le due, Fabio riesce  a prenotare tramite il sito:
prima vaccinazione 8 marzo (ore 8.30), richiamo il 29 marzo (ore 8.30). Ospedale di Civitavecchia. La prenotazione è la n. 21032120054351.
Quando va a chiedere la stampa nasce l’errore. La procedura prima “parla tedesco”, riportando appunto un “sonntag”, poi riporta solo l’appuntamento del 29 marzo (teoricamente il richiamo) sulla prima pagina di un documento lunghissimo e difficilmente interpretabile. “Al contrario della risposta data a mia madre che nella stessa  pagina evidenziava entrambi gli appuntamenti: vaccinazione e richiamo. Temendo di aver sbagliato, velocemente annullo e ripropongo, ma 
la scalcagnata app non tiene conto della cancellazione e mi blocca, dicendo che il paziente ha già un appuntamento, rendendo vani tutti i miei ulteriori tentativi giunti ormai alle tre di notte“.

Il giorno dopo l’ uomo viene contattato dal  call center regionale. “Avranno risolto” pensa lui. E invece niente. “C’è stato un disallineamento non si può fare niente” la risposta che gli viene data.
Riproponendogli un nuovo appuntamento per il 25 aprile come prima vaccinazione con richiamo il 16 maggio .

Tra l’ 8 marzo, il mio primo appuntamento e il 25 aprile, quello che  mi hanno proposto loro  passano 57 giorni di rischio Covid in più, e per un uomo ultra novantenne la cosa è grave“.

Infine, beffa delle beffe ad Fabio arriva sul cellulare la conferma di entrambi gli appuntamenti sia quello di marzo che lui aveva disdetto, sia quello corretto. Esattamente alle 17.29 di martedì arrivano  i due SMS di conferma. La beffa è completa. Il danno è evidente. La vita rimessa in gioco per colpa di una app e di una procedura informatica con risposte non solo sbagliate ma anche ingannevoli. “Chissà chi è il fortunato anziano vincitore della “lotteria dei vaccini” che l’8 marzo riceverà la dose di vaccino n. 21032120054351 che era di mio padre?“, si chiede Fabio che inoltre sottolinea “vengo dal mondo bancario,  27 mila accessi  in rete, quelli dichiarati nella giornata di lunedì da portale Salute Lazio, non sono niente, tutti questi contatti noi li facevamo in dieci secondi”.

B. F.