VITERBO – A seguito di provvedimenti emessi dalla locale autorità giudiziaria, la Guardia di Finanza sta eseguendo in questi giorni molteplici attività di confisca e distruzione di numerosi reperti contenenti merci contraffatte, togliendole definitivamente dall’illecito circuito commerciale e dalla disponibilità del consumatore medio spesso tratto in inganno dall’ alterazione dei marchi presenti sulle stesse.
Con queste operazioni si intende lanciare un forte segnale sociale al fine di scoraggiare i produttori e gli intermediari dell’illecito commercio di prodotti contraffatti privi dei requisiti di conformità attestanti la legittimità degli articoli.
L’attività operativa della Guardia di Finanza, che si estrinseca attraverso una proiezione investigativa basata su un approccio trasversale e multidisciplinare, tra i settori di competenza, grazie alla peculiarità di polizia economico-finanziaria, annovera quello del contrasto alla contraffazione per fronteggiare il cosiddetto “mercato del falso” nelle sue diversificate manifestazioni, al fine di tutelare i cittadini e garantire l’esercizio della libera concorrenza.
Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo, da sempre molto attento a questo fenomeno, nel corso degli anni ha sempre monitorato il territorio di competenza, impiegando il personale dipendente nell’ambito del dispositivo di contrasto dei traffici illeciti che, operativo anche nell’attuale contesto emergenziale, per l’anno 2020 ha consentito di effettuare diversi interventi, che hanno portato al sequestro di circa 465.000 tra capi di abbigliamento ed articoli contraffatti (privi dei requisiti di conformità ovvero dei presupposti di origine dei prodotti stessi, quale garanzia di qualità) riconducibili a numerose e note case di moda, allo smantellamento di un vero e proprio “laboratorio del falso” nonché al deferimento di quindici soggetti all’ autorità giudiziaria competente.
Tali attività, che non terminano con il semplice sequestro della merce, dal punto di vista investigativo sono soprattutto finalizzate alla ricostruzione delle “filiere del falso” mentre dal punto di vista giudiziario, normalmente, si concretizzano in provvedimenti di confisca e distruzione dei prodotti oggetto dei reati o confisca e devoluzione degli stessi ad enti benefici.
La Guardia di Finanza di Viterbo continuerà ad assicurare costantemente le attività di contrasto al mercato del falso per la tutela dell’economia e dei consumatori soprattutto in questo momento emergenziale che favorisce ulteriori e alternativi canali di commercializzazione dei prodotti contraffatti.