Trasversale Orte-Civitavecchia – Il Commissario Ilaria Coppa: “Avanti col tracciato verde con le dovute modifiche” (video intervento)

Audizione alla Commissione Trasporti del funzionario Anas: “Aspettiamo la sentenza del Tar dopo la decisione della Corte Europea. Le resistenze dei territori saranno superate. Abbiamo diverse alternative”

ROMA – Il 3 febbraio scorso, in Commissione Trasporti della Camera, si è svolta l’audizione del commissario straordinario, Ilaria Coppa, fresca di nomina, che si occuperà di portare a termine gli ultimi 18 chilometri che mancano alla trasversale Orte-Civitavecchia SS675.

Il commissario, come potrete ascoltare dal video che abbiamo estrapolato, è convinta che il tracciato migliore sia quello Verde (opportunamente corretto e riveduto).

Ha fatto presente della decisione della Corte Europea che ha puntualizzato le criticità di quel tracciato e rimandato ogni decisione al Tar del Lazio che dovrà pronunciarsi nel merito il 26 maggio prossimo.

Nel presentare il progetto ha fatto presente delle resistenze dei comitati, comuni e singoli cittadini contro tale progetto che però, con i dovuti accorgimenti, sicuramente riuscirà a superare le criticità evidenziate.

Il tracciato verde risulta particolarmente impattante: prevede 9 viadotti, 1 galleria e 2 svincoli. Anche il Ministero dell’Ambiente ha emesso due pareri negativi.

Il Tar del Lazio, con l’ordinanza del gennaio 2019, pur ritenendo fondate le preoccupazioni delle associazioni ambientaliste sulla legittimità della scelta del “tracciato verde” ha rimesso alla Corte di Giustizia europea la decisione definitiva. Che ora è arrivata, e ritiene “imprescindibile” la salvaguardia ambientale. A questo scopo, fissa i principi ai quali il Tar Lazio deve attenersi nel giudizio principale. A partire da un caposaldo: nonostante l’articolo 6 della direttiva del Consiglio delle Comunità Europee n. 42 del 1992 consenta all’Italia di intervenire anche in una ‘zona speciale di conservazione’ per motivi imperanti di interesse pubblico, in assenza di mitigazione ambientale e con i pareri negativi delle Autorità competenti, tuttavia, deve propendere per la “soluzione alternativa che comporta minori inconvenienti per l’integrità della zona interessata”.