Lavoratori in protesta preoccupati per il futuro occupazionale. Fiom Cgil e Usb richiamo per le istituzioni alla concretezza e all’unità territoriale
CIVITAVECCHIA – Giornata di sciopero, quella di oggi a Torre Nord, con presidi fuori i cancelli della centrale Enel da parte dei metalmeccanici, preoccupati per il loro futuro occupazionale.
Nonostante l’impianto sia in fase di fermata, la partecipazione al presidio promosso dalla Fiom Cgil e dall’Usb Lavoro privato è stata ampia questa mattina dalle 6 alle 9; e si replica dalle 14 alle 16. Sul posto anche anche il sindaco Ernesto Tedesco al quale, i sindacati, hanno ribadito la necessità di un’unità territoriale e di concretezza per dare una prospettiva per il dopo carbone che garantisca il lavoro e che sia ambientalmente sostenibile.
“In campo ci sono progetti validi – hanno spiegato Giuseppe Casafina della Fiom e Roberto Bonomi dell’Usb – ma oggi bisogna delineare quella che sarà l’alternativa scelta dal territorio”.
Un’alternativa che non passa dal gas, come ribadito anche dal segretario del Pd Stefano Giannini, che ha portato la solidarietà del partito, sottolineando la necessità “di una costruzione sinergica, di un percorso di sviluppo alternativo, che valuti le tante possibilità che le innovazioni nel campo dell’energia rinnovabile si stanno presentando alla nostra attenzione”.