Regione Lazio – Lauraqualunque Cartaginese (Lega) a braccetto con Zingaretti

Per l’ennesima volta ha disatteso le indicazioni di voto del coordinatore regionale Claudio Durigon

ROMA – Ennesimo voltafaccia della leghista che, nella votazione sul PTPR in Commissione Urbanistica, abbraccia i suoi “amici” di centrosinistra. Smentendo quanto detto nei giorni scorsi da autorevoli esponenti della Lega.

Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più? Sono le parole che ci vengono in mente, ispirati dal testo della bellissima canzone di Lucio Battisti, quando si pensa alla consigliera regionale della Lega, ex Forza Italia, Laura Cartaginese. Anche se il testo della canzone ha poco a che vedere con le acrobazie della leghista. E ne sanno qualcosa non solo gli alleati di centrodestra, ma anche i suoi colleghi di partito.

Etrurianews ha più volte raccontato il ruolo di stampella a Zingaretti di Lauraqualunque e l’ennesimo colpo di scena avvenuto oggi in Commissione ne è l’ennesima prova. La Commissione Urbanistica ha rinviato all’Aula il nuovo Piano territoriale paesistico regionale senza effettuare preventivamente un ciclo di audizioni e solo dopo una breve illustrazione, da parte dell’assessore Valeriani, dell’intesa raggiunta con il ministero per i Beni e le attività culturali. Non solo. Come ha giustamente fatto notare Gaia Pernarella del Movimento 5 Stelle, nella delibera manca l’allegato e per questo ha chiesto di vedere l’intesa firmata. Voto contrario, quindi, anche dai pentastellati. Chi ha votato, quindi, il rinvio immediato all’Aula per l’approvazione del testo? Il PD, l’ex M5S Cacciatore e Lauraqualunque Cartaginese.

Come diceva Oscar Wilde “Tutti coloro che sono incapaci di imparare si sono messi ad insegnare”. Ed è quello che si è messo in testa Lauraqualunque Cartaginese se è vero che, nei giorni scorsi, autorevoli esponenti della Lega avevano fatto intendere che l’orientamento del partito era completamente diverso. Avrà pensato di dettare lei la linea politica ai vertici leghisti? Magari bacchettando il suo coordinatore regionale, Claudio Durigon, che il 15 febbraio scorso ha dichiarato: “A tre mesi di distanza dalla sentenza di annullamento della Corte Costituzionale sul PTPR della Regione Lazio, ecco che la Giunta trasmette in Consiglio regionale la nuova ipotesi di accordo col Mibact senza però tenere in considerazione le osservazioni delle categorie e degli enti locali, a cominciare da quelle norme che in alcuni casi senza alcun buonsenso mettono in discussione anche la pianificazione approvata dalla stessa regione fino ad oggi, bloccando così anche le previsioni di sviluppo in contrasto con una proposta che avrebbe dovuto invece recepire almeno tali previsioni”. Oppure ignorando quanto detto dalla sua collega, Laura Corrotti: “Ancora una volta, a seguito dell’annullamento da parte della Corte Costituzionale, sul PTPR la Regione Lazio tenta di approvare un testo senza prima aver aperto un confronto in Pisana. Ciò che chiediamo, quindi, è che venga riaperto un dibattito in commissione con tutte le parti in causa per evitare altre fughe in avanti che graverebbero sulle spalle di categorie e enti locali e, contestualmente, far rivivere la proroga del PTPR adottato come già richiesto attraverso una proposta di legge a mia prima firma depositata in consiglio regionale nei giorni scorsi”. Per non parlare, poi, del Vicepresidente del Consiglio, Pino Cangemi, il quale ha ribadito: “Tema merita ampio confronto, Regione cambi subito approccio”.

Etrurianews ha raccontato, nel passato, del suo voto contrario alla sfiducia a Nicola Zingaretti (l’atro leghista, all’epoca Forza Italia, Ciacciarelli, assente), il suo voto favorevole al “Collocato”, la sua permanenza in Aula (insieme al collega Ciacciarelli e al “fuggi fuggi” Parisi) in occasione della conta per il numero legale che ha salvato la maggioranza di centrosinistra. E quasi tre anni di presenza ambigua alla Pisana. Con una serie di video virali sui suoi interventi che passano da una chat all’altra tra i dipendenti (e non solo) della regione Lazio.

Già immaginiamo la replica che seguirà a questo articolo: abbiamo rinviato il testo all’esame del Consiglio, ma allo stesso tempo abbiamo avviato una serie di audizioni per avere maggiore chiarezza. La nostra redazione conosce bene cosa avviene alla Pisana e sappiamo che le audizioni vanno fatte prima dell’invio del testo all’Aula e non dopo. Come abbiamo dimostrato di essere attenti ai rumors del Consiglio quando abbiamo raccontato delle tendenze a sinistra di “fascetta nera” Marco Cacciatore, Presidente della commissione Urbanistica. Al voto del PD e della Cartaginese si è aggiunto, senza nessuna sorpresa, anche il suo.

Il grande lavoro svolto dal coordinatore regionale Claudio Durigon, ben assistito dai consiglieri Corrotti, Cangemi e Giannini, rischia di naufragare di fronte a comportamenti ambigui tenuti da una parte del Gruppo consiliare. E da continui errori (anche questi segnalati da Etrurianews oltre un anno fa) commessi da chi dovrebbe guidare il Gruppo alla Pisana. Se non ci credete guardate i fascicoli d’Aula delle ultime leggi approvate e andate nelle ultime pagine: lì troverete gli emendamenti sbagliati o comunque “non imputabili”. La firma è sempre la stessa.

Come diceva Napoleone Bonaparte: “Non ci sono cattivi reggimenti, ma solo colonnelli incapaci”

NOVECENTO