Truffa Fondazione Cariciv – Maxi operazione delle Fiamme Gialle, Patrizio Fondi e Francesco Vinaccia avrebbero incassato tangenti per un milione di euro (VIDEO)

Indagati anche, Danilo Larini e Stefano Costantini per una lunga serie di reati che vanno dalla corruzione alla distrazione di fondi provenienti da operazioni finanziarie illecite

CIVITAVECCHIA – Primo passo verso la verità sulla maxi truffa a danno della Fondazione Cariciv. Questa mattina le Fiamme Gialle di Civitavecchia hanno notificato i provvedimenti a carico di persone note a questo blog che si è occupato a lungo di questa vicenda.

Sul registro degli indagati sarebbero finiti Danilo Larini (titolare della LP Suisse), Stefano Costantini (il contatto), Francesco Vinaccia (l’intermediario) e i due membri della Fondazione Patrizio Fondi.

Secondo la ricostruzione degli uomini  guidati dal colonnello Claudio Maria Sciarretta e dal capitano Francesco Parisi (che ha materialmente svolto le indagini), Patrizio Fondi avrebbe intascato due tangenti da 300 mila euro mentre l’assicuratore di origini civitavecchiesi che avrebbe avuto il ruolo di intermediario, Francesco Vinaccia, si sarebbe accontentato di una mazzetta di sole 400mila euro.

La Cariciv infatti aveva «investito» ben 25 milioni di euro tramite un singolo operatore finanziario, Danilo Larini di Lugano.

Investimento della Fondazione per 10 milioni di euro (poi diventati 25 milioni di euro) per una polizza Nucleus con advisor LP Swisse dove, il gestore (LP Swisse), era stato nominato da Nucleus su indicazione della Fondazione stessa. L’investimento consisteva in una polizza united linked basata su sottostanti obbligazioni Blackgold, quindi un’assicurazione basata sul rendimento dei titoli sottostanti.

Il defunto presidente Vincenzo Cacciaglia osservò senza battere ciglio allo spolpamento delle casse della Fondazione e con lui un pezzo importante di questa verità, purtroppo, è andata via con lui.

Pubblicammo anche la lettera di un “pentito” che raccontava come arrivarono le tangenti e chi le incassò.

Sequestrate case, orologi, auto di lusso, azioni e una cassetta di sicurezza.

La nostra inchiesta ricostruì, in modo dettagliato, quella sporca operazione che iniziò con l’arresto a Lugano del finanziere Danilo Larini.

 

 

 

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