NEW YORK – Uno degli scandali più drammatici dello sport statunitense si è concluso nella notte di giovedì con il suicidio dell’allenatore della squadra di ginnastica femminile degli Stati Uniti che vinse l’oro alle Olimpiadi di Londra del 2012. Il 63enne John Geddert è stato trovato senza vita nella sua automobile in un parcheggio dell’autostrada in Michigan. A Geddert erano stati contestati nella mattinata 24 capi di accusa, di cui 20 riguardavano aggressioni sessuali, lavoro forzato, estorsione.
Geddert aveva risposto all’incriminazione impegnandosi a presentarsi alla polizia in serata. Ha scelto invece di togliersi la vita. La sua situazione legale era molto grave, e le prove contro di lui pesanti. Per quasi 25 anni Geddert era stato al vertice del mondo della ginnastica negli Usa, e la sua palestra di Lansing era stata uno dei gioielli per l’allenamento di grandi campionesse. Senonchè nel 2016 varie atlete avevano denunciato il medico sportivo Larry Nassar per ripetute aggressioni sessuali. Al suo processo furono 150 le ginnaste che raccontarono nei particolari come il medico le aggredisse, sfruttando la loro giovane età e il loro timore per lui. Fra le vittime anche atlete di grande spicco come le famose “Fierce Five” che vinsero la medaglia d’oro per squadra a Londra.
Nassar è oggi in prigione, dove sconterà una pena di 60 anni. Ma durante il suo processo è venuto a galla che le attività di Nassar non solo erano note a Geddert, il proprietario della palestra, che non aveva fatto nulla per proteggere le ragazze, ma che lui stesso vi aveva preso parte e aveva violato le giovani che si allenavano da lui. Anzi molte delle giovani coinvolsero chiaramente Geddert, accusandolo di essere stato complice del medico legale.
Geddert doveva rispondere di violenze sessuali, ma anche di aver sottoposto le atlete a regimi di allenamento sovrumani e averle obbligate a denutrirsi per restare snelle e minute. Le ginnaste che frequentavano la sua palestra, la Twistar Usa a Lansing, nel Michigan, erano tutte giovanissime. Secondo l’incriminazione, Geddert aveva aggredito sessualmente ragazze di età fra i 13 e i 16 anni.