Tarquinia – Puliscono la spiaggia e con l’aiuto della tramontana buttano tutto in mare (foto servizio)

Una ditta che lavora per il consorzio Voltunna pizzicata a compiere un gesto scellerato. In mare rifiuti di ogni genere e carcasse di animali

TARQUINIA – Questa mattina, il vento di tramontana, ha reso il mare liscio come il tavolo di un biliardo. Moltissime persone però hanno notato una lunghissima scia di rifiuti che da riva prendeva il largo per andare a finire chissà in quale altra spiaggia (forse al poligono).

I rifiuti, naturalmente, non sono finiti in mare a caso. Una grossa pala meccanica, vista passare anche sulle dune di sabbia protette, ha spinto in l’acqua tutti i rifiuti che le mareggiate di questo duro inverno avevano portato a riva.

Gli addetti del consorzio Voltunna hanno prima ripulito bene la spiaggia per renderla fruibile ai loro consorziati, visto che la primavera alle porte invoglia tanti ad andare in spiaggia. Così come  sono in molti, soprattutto associazione ambientaliste, impegnate a ripulire le spiagge piene di rifiuti e robacce arrivate dal mare e dai fiumi in piena.

Picano, così sembra si chiami la ditta impegnata a ripulire l’arenile per conto del Consorzio Voltunna, ha prima setacciato spiaggia e battigia. Ha fatto grandi cumoli di rifiuti. Una parte fatta da tronchi e rami seccati dal sale oltre a rifiuti di ogni genere, principalmente plastica.

Tra i rifiuti,  anche due carcasse di pecora. Forse affogate o forse morte e gettate nel fiume che prima li ha fatti arrivare al mare e poi la deriva di questo le ha adagiate sulla battigia.

Questi giorni di tramontana, probabilmente per questi soggetti, sono ideali per portare le cose al largo e farle sparire senza perdere troppo tempo.

Ci vuole tempo, forse troppo, per mettere quei rifiuti nei secchioni o negli scarrabili.

Ci pensa gratis e senza fatica il mare. Una volta portati a largo andranno a depositarsi in altre spiagge dove volontari, volonterosi o altri dovranno pensare a fare il lavoro di questi furbacchioni.

In quel tratto di Marina Velka, sempre una ruspa, lo scorso anno, rase al suolo una duna di sabbia. Duna protetta per la sua unicità ma spazzata via dalla follia umana. Anche stamani la ruspa è passata sopra una di quelle dune rimaste fortunatamente ancora intatte.

Il sindaco sembrerebbe aver già revocato l’autorizzazione al consorzio per ripulire la spiaggia e domani, con tutta probabilità, sia la Capitaneria di Porto che la polizia locale faranno dei sopralluoghi per poi procedere a denunciare gli autori di questa folle iniziativa.

Gli artefici di questa bravata andrebbero colpiti dal Daspo e allontanati da questi luoghi per anni.

Lo sdegno non basta. Speriamo che le istituzioni colpiscano duramente la ditta che ha eseguito questi orrendi lavori e scoprire se fossero autorizzati dal Consorzio ad eseguirli in questo modo. Non è la prima volta che questa cosa accade. Oggi gli è andata male perché qualcuno li ha visti e fotografati.

Cittadini increduli fotografano lo scempio in atto
La ruspa sullo sfondo che spinge in mare rifiuti di ogni genere
La carcassa di una pecora pronta per essere ributtata in mare
Parte dei rifiuti ributtati a mare che, grazie alla tramontana, finiranno su qualche altra spiaggia vicina
La scia lasciata dai rifiuti buttati in mare che prendono il largo
Lo specchio d’acqua increspato dai rifiuti ributtati in mare
I rifiuti che ristagnano nello specchio d’acqua prima di prendere il largo
Le tracce del lavoro compiuto da persone senza scrupoli
L’immagine parla da sola
L’immagine parla da sola