Pensavamo di aver toccato il fondo con la gita insieme a Ruberti durante il lockdown ma al peggio non c’è mai fine. Lei prova a chiedere scusa ma sui social per lei è un vero “massacro”
ROMA – “Ancora tu, Non mi sorprende lo sai. Ancora tu, Ma non dovevamo vederci più…” Cantava il Battisti, quello vero, autentico.
Tutta un’altra cosa rispetto a Sara Battisti, consigliera regionale di quel Partito Democratico di cui il dimissionario Zingaretti si vergogna perché “si parla solo di poltrone”.
Dopo il primo maggio scorso in cui, in un’Italia terrorizzata e barricata dentro casa per l’emergenza Covid-19, la consigliera regionale si è recata insieme al suo amico Albino Ruberti a fare festa a base di ostriche e champagne attirando un cospicuo numero di poliziotti per cercare di far rispettare la legge, pensavamo di aver visto tutto. Ma a Battisti (Sara) piace la ribalta nazionale. La provincia di Frosinone e la regione Lazio gli stanno un po’ strette.
Per questo motivo, nel lanciare la sua proposta di legge per fornire alle giovani donne dai 14 ai 35 anni con Isee inferiore ai 20.000 euro un bonus assorbenti di 20 euro l’anno, si inventa una polemica vergognosa, con tanto di insulti alle vittime delle foibe.
Sotto un suo post su facebook, un utente ribatte: “A proposito, i vaccini per gli autisti del trasporto pubblico?
Vedo che ci sono problemi più gravi rispetto alle vaccinazioni delle categorie a rischio. Complimenti!”. Sara Battisti non trova altra argomentazione migliore di: “E allora le foibe?”
Lo sketch con cui Caterina Guzzanti ridicolizzava la tragedia delle popolazioni istriano-giuliano-dalmate.
Un commento di cattivissimo gusto che ci fa rimpiangere la Battisti del primo maggio, quella che infrange la legge con Albino Ruberti al grido “Le normative le scrivo io… tu non sai chi sono io”.
Se questo commento fosse stato fatto da un esponente di centrodestra avremmo avuto una non stop dalla D’Urso sulla questione morale. Invece….
La discussione è andata avanti per ore, sulla sua pagina facebook, senza nessun passo indietro.
Anzi, all’intervento del Presidente del Consiglio provinciale di Frosinone, Daniele Maura, che ha fatto notare “e allora le foibe?’ è di una gravità assoluta, le foibe così come lo Shoah sono tragedie dell’umanità riconosciute da una legge dello Stato, sbeffeggiare le foibe è vilipendio di una legge dello Stato e merita immediata condanna… Chieda scusa e ammetta di aver sbagliato”, la Battisti non si è degnata neanche di chiedere scusa. Come non è arrivata nessuna dichiarazione del Presidente della regione, nonché Segretario dimissionario del PD, Nicola Zingaretti… Non sia mai.
Poi, la pressione dei social l’hanno spinta a fare un passo indietro e chiedere scusa. Sul suo profilo facebook ha provato a giustificare la sua orribile battuta ma la toppa è stata peggio del buco. Centinaia di commenti, tutti negativi ovviamente:
La sua arroganza senza limiti, la simpatica consigliera regionale, l’aveva messa in mostra anche il 12 maggio, quando la regione annunciò l’accordo con Ecotech per la riconsegna dei 14 milioni delle mascherine fantasma: “Una prima parte in vista della restituzione complessiva dell’anticipo versato dalla Protezione civile del Lazio per l’acquisto di dispositivi di sicurezza.
La parte restante verrà restituita nel corso delle prossime settimane. Si chiude così un’altra triste pagina di una politica urlata finalizzata alla ricerca del consenso facile”.
Sappiamo come è andata a finire. Altro che “politica urlata finalizzata alla ricerca del consenso facile”.
Da allora neanche un centesimo è rientrato nelle casse della regione Lazio e i 14 milioni di euro anticipati a Ecotech hanno fatto la fine delle bollicine dello champagne bevuto il primo maggio.
In serata c’è stato l’intervento della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha dichiarato: “Ci auguriamo che il PD prenda le distanze da chi continua a ridicolizzare le vittime delle foibe. Ancor più se si tratta di un proprio eletto all’interno delle istituzioni. Trovo ignobile che un Consigliere regionale faccia ironia su una tragedia del genere”.
“La risposta data dal consigliere Battisti oltre a essere di una gravità inaudita e l’ennesima riprova che la sinistra non riesce proprio a fare pace con la storia e continua vergognosamente a ironizzare su tragedie che hanno colpito il popolo italiano”, ha aggiunto Chiara Colosimo, consigliere FdI in Regione Lazio, “La Battisti dovrebbe chiedere scusa e magari, già che c’è, affiancare ad una proposta di legge che è solo un retaggio femminista la richiesta di togliere l’IVA sui prodotti dell’infanzia”. Zingaretti, troppo impegnato a scappare da Staffelli e mai presente in Regione, ovviamente, ancora tace.
NOVECENTO