Dopo aver combattuto settimane contro il virus questa mattina il suo cuore ha smesso di battere
MONTEFIASCONE – Era da poco passata la mezzanotte quando il cuore di Carlo Leonardi, infermiere di Zepponami, che viveva da anni a Marta, ha smesso di battere.
Trovare le parole da scrivere in questo momento per noi è quasi impossibile. Carlo non era una persona qualunque. Per noi e per chi è cresciuto insieme a lui era un fratello.
Faceva l’infermiere a Belcolle. Benvoluto da tutti. Ha aiutato tutti quelli che avevano avuto bisogno di cure e attenzioni. Cure e attenzioni che i colleghi hanno cercato di non fargli mancare.
Tentativi purtroppo vani. Andarsene a soli 54 anni per colpa di questo maledetto virus è davvero difficile da digerire.
Gli volevamo bene e gli vogliamo bene. Sono stati giorni di telefonate alla ricerca spasmodica di qualche buona notizia. E’ invece arrivata la più brutta. Lascia una moglie e tre figli femmine. Sentiremo la sua mancanza. Lui era uno dirompente. Fuori dagli schemi. Uno fuori di testa come noi. Non sarà facile accettare questa cosa. E’ venuto a mancare un membro della fratellanza dei mitici ed indimenticabili anni 80.
A lui, alla famiglia, alle figlie, ai genitori anziani che vivono a Zepponami il nostro abbraccio. Un abbraccio simbolico e fraterno degli amici di sempre, Paolo, Mauro, Marco, Angelo, Giuseppe, Moreno, Quinto, Salvatore e via via tutti gli altri. Che la terra ti sia lieve e che nei campi elisi tu possa trovare la pace del guerriero Jonathan.