“Non sono stato informato delle società invitate, non ho preso parte ad alcuna decisione, di quello che hanno dichiarato ne risponderanno personalmente”. A fine marzo la Confservizi Lazio sarà solamente un brutto ricordo, pronta la risoluzione del contratto
CIVITAVECCHIA – Il rup (responsabile unico del procedimento) designato dal Comune di Civitavecchia, Antony Scalise, interviene sulla vicenda delle due gare, per complessivi 2 milioni di euro, per il rifacimento delle strade periferiche.
L’architetto Scalise, raggiunto da noi telefonicamente, ha dato la sua versione dei fatti che collima con quella denunciata fin da subito dall’assessore ai lavori pubblici, Sandro De Paolis.
Architetto, il presunto ufficio relazione esterne (talmente esterne che non siamo riusciti a trovarlo) della Conferservizi ha scritto che il “rup Scalise, ha, ovviamente, sempre partecipato alle sessioni di gara senza eccepire alcuna irregolarità e ha sempre accesso alla piattaforma telematica in quanto, come già sottolineato, è l’unico soggetto – aggiungono – legittimato e autorizzato ad assumere ogni decisione in merito a tutta la procedura di gara, in virtù ed esecuzione di quanto disposto dall’art.31 del D. Lgs. 50/2016”.
“Di cosa stiamo parlando. Non mi faccio mettere in mezzo a queste fantasiose ricostruzioni. Per quello che mi riguarda ma anche il sindaco e l’assessore convergono, annulleremo tutto, bloccheremo le gare. Confservizi Lazio ha svolto le gare per conto nostro, in base al contratto che abbiamo. Il Comune non ha voce in capitolo né sulla scelta dei contraenti – ha aggiunto – né sulle procedure di gara. Non vogliamo essere coinvolti in cose in cui non entriamo nulla: per questo stiamo anche preparando una relazione al segretario generale. Non è assolutamente vero che, in qualità di rup, ho partecipato alle sessioni di gara così come dice la Stazione unica appaltante. Anzi, il responsabile della gara è interno alla stessa Confservizi. Il Comune, finché non è arrivata l’aggiudicazione provvisoria, e a quel punto mi sono reso conto che qualcosa non andava, non sapeva nulla. Per avere dei documenti sulle gare abbiamo insistito parecchio: mai abbiamo ricevuto qualcosa a gara in corso, nonostante le richieste di procedere spediti viste le scadenze che avevamo. Lo ribadiamo, per noi va tutto bloccato”.
Lapidario l’assessore ai Lavori Pubblici Sandro De Paolis: «Rimango stupito da quanto scritto dalla Confservizi Lazio – dichiara – in quanto ciò che ho detto, e che ribadisco, è scritto e registrato: non sono affatto entrato nel merito di questioni che attengono agli uffici, anzi ho affermato che per le due procedure stiamo attendendo la documentazione ufficiale prima di procedere come sarà ritenuto opportuno, ma che a prescindere da ciò il mio indirizzo è di sostituire comunque la stazione appaltante in quanto quella attuale non garantisce i tempi da noi richiesti per istruire le gare».
Su come agirà il segretario generale del Comune, Pompeo Savarino, è scontato. Avendo fatto per anni il responsabile dell’anticorruzione alla Regione Lazio sa’ bene che i dossier delle gare vanno portate in Procura. Saranno loro che dovranno capire chi ha fatto il gioco di prestigio: “sim sala bim”.