ROMA – “Con l’avvento del presidente Zingaretti in Regione Lazio, il Pd aveva annunciato, in pompa magna, una nuova perestroika, fatta di trasparenza amministrativa e provvedimenti tesi realmente al bene dei cittadini.
Purtroppo, i fatti emersi in queste ore dimostrano l’esatto contrario: come se non bastassero quasi dieci anni di inefficienze istituzionali, da parte del centrosinistra, ci ritroviamo a commentare la surreale e inopportuna procedura di assunzione di personale, in Consiglio regionale del Lazio, che vedrebbe tra i beneficiari numerosi personaggi che orbitano nell’universo Pd. Una realtà che, nonostante il Consiglio regionale si sia affrettato a definire “perfettamente consone ai dettati legislativi e regolamentari” le procedure seguite, pone comunque un’importante questione politica, in merito all’opportunità e alla trasparenza di quel concorso, e assesta un colpo tremendo alla “casa di vetro”, tanto decantata dalla maggioranza. Una casa di cristallo che, ancora una volta, si conferma fragile tanto quanto la credibilità politica del Partito Democratico e dei suoi alleati”.
Così, in una nota, il consigliere regionale del Lazio e responsabile nazionale Organizzazione di Cambiamo con Toti, Adriano Palozzi.