Premio Doc Italy – La chef romana, Anna Maria Palma, si racconta

Tra i premiati come “ambasciatori del gusto”,  gli chef Salvo Cravero per Viterbo, Anna Rita Simoncini per Orvieto e Velia De Angelis per l’Umbria

ROMA – Fresca di riconoscimento Doc Italy, per la formazione food, abbiamo incontrato la chef Anna Maria Palma e ripercorso con lei le tappe fondamentali della sua carriera, iniziando da questo ultimo premio conferitogli dall’ associazione Doc italy, nata per sostenere le tante eccellenze italiane attraverso riconoscimenti a personalità che promuovono il made in Italy in Italia e nel mondo. Diversi e variegati i settori: spettacolo, moda, arte, artigianato, scienza, innovazione, etica, bon ton, ricerca, food, turismo, ospitalità, tutela dell’ agroalimentare.

Tra i premiati come “ambasciatori del gusto”,  gli chef Salvo Cravero per Viterbo, Anna Rita Simoncini per Orvieto e Velia De Angelis per l’Umbria.

La chef Anna Maria Palma

Nasce a Roma, dove per tanti anni ha fatto la mamma a tempo pieno, con la costante passione gourmet che la porta a ricercare materie prime d’ eccellenza ed esaltazione dei sapori, anche tra le mura domestiche.

Ad un certo punto nella vita mi sono chiesta cosa volessi fare da grande. Così a 40 anni ho incominciato a studiare come una pazza e a sacrificarmi per riuscire nel più breve tempo possibile a realizzare il mio sogno: lavorare in una cucina professionale
Inizia così la collaborazione con noti ristoranti della capitale, fino ad averne uno suo al quartiere Prati.

E dopo vent’ anni d’ esperienza sono le tante soddisfazioni: insignita da Chaîne des Rotisseurs, associazione mondiale di gastronomia, della carica di “Maîtres restaurateurs of the Baillage Roma”, e “Cocorum” onorificenza rilasciata dalla Federazione Italiana Cuochi per competenze e carriera, Nel 2019 rappresenta l’ Italia, per la settimana della Cucina Italiana nel mondo, a Baku in Azerbaijan, insieme ai due stellati Nicola Batavia e Carlo Cracco.

E poi un’ esperienza unica, quella cha l’ha convolta anche nell’ animo.

“Sono stata invitata a cucinare per 400 detenute in occasione della quinta edizione di “ L’ALTrA Cucina per un pranzo D’Amore”, pranzo di Natale benefico che si svolge nel carcere di Rebibbia. Con le detenute ho portato avanti un progetto della Regione Lazio, un corso professionale alla fine del quale nel 2019, ho potuto rilasciare il diploma di cuoche a sedici recluse. Un’esperienza che mi ha arricchito sia emozionalmente che dal punto di vista umano”.

Infine la  scuola romana Tu Chef una della più prestigiose e formative della capitale, dove si svolgono sia corsi professionali che amatoriali, addirittura per bambini, dove Anna Maria è docente e coordinatrice delle attività didattiche. Quest’ anno, a causa delle misure restrittive dovute al contenimento del Covid, la scuola è stata chiusa, e proprio in questo periodo avrebbero dovuto svolgersi gli esami conclusivi di quattro corsi professionali e la riapertura dei nuovi.

La mia naturale propensione per i rapporti umani e per l’insegnamento fa sì che abbia conquistato la stima degli allievi e degli insegnanti, credo di aver fatto collimare la mia passione per la cucina all’amore per l’insegnamento. Non insegniamo semplici ricette ma formiamo dei veri e propri professionisti a 360 gradi tra cuochi, pasticceri e gelatieri, tanto che circa l’87% dei nostri allievi è inserito da subito nel mondo del lavoro, e addirittura nel giro di pochi anni molti hanno aperto i propri locali e tanti sono chef affermati, non solo in Italia ma anche all’estero, in Australia ad esempio. Nella mia scuola, oltre alla comprovata professionalità, si lavora con il sentimento, se incontro persone che non sono predisposte, a volte preferisco dire di no, perché questo è un lavoro che deve “appartenergli” nel cuore”.

Il riconoscimento arriva in un anno particolare…

Le persone hanno tanta voglia di ripresa, io sto ricevendo continue richieste di iscrizioni tutti vogliamo ripartire, raccogliere i cocci e andare avanti, noi italiani abbiamo il sorriso e la speranza nel sangue

Con quale piatto vorresti ripartire?

Ho appena messo in frigo la pastiera che per me rappresenta il sole e la rinascita, il miglior auspicio per questa Santa Pasqua“.

Una dedica pe il tuo Doc Italy?

Dedico questo premio – si commuove Anna Maria – alle centinaia di allievi che ho formato, loro sono la mia più grande soddisfazione, la spinta propulsiva ad andare avanti nonostante le difficoltà. Nel corso degli anni sono diventata zia e nonna di tantissimi ragazzi e dei loro figlioletti, cominciano con l’ invitarmi al loro matrimonio, fino alla nascita dei figli e oltre. Tanti ex alunni hanno avviato diverse attività a Roma: chi una pescheria, chi un banco di pasta all’ uovo e io ogni tanto passo a trovare questa mia allargata famiglia”.

B.F.