CIVITAVECCHIA – “Ma quale concorsopoli, l’immagine di Allumiere esce distrutta per fatti che non esistono. Il Comune è la vera parte lesa di tutta questa storia”. Il sindaco Antonio Pasquini, accusato da più parti di essere finora rimasto in silenzio, rompe gli indugi e cerca di passare al contrattacco.
Ad occuparsi della vicenda sarà questa sera, domenica, Massimo Giletti nel suo programma “Non è l’Arena” in uno spazio in diretta previsto intorno alle 22.30 su La7. Tra i temi centrali del programma proprio il caso “Concorsopoli” alla Regione Lazio; in studio, insieme al sindaco collinare Antonio Pasquini ci saranno il consigliere regionale di FdI Chiara Colosimo e il giornalista Luca Telese e l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino.
“Non ho nulla da nascondere – afferma Pasquini – e respingo l’idea che il comune di Allumiere debba essere danneggiato in questo modo per il fatto di essere l’unico comune del Lazio ad aver terminato un concorso pubblico in piena pandemia. Questo che doveva essere un punto di merito è diventato un fardello: alla nostra graduatoria oltre alla Regione hanno attinto e stanno tuttora attingendo i comuni di tutto il Lazio e abbiamo avuto una richiesta addirittura da Alberobello. Per il semplice fatto che agli enti locali serve il personale e non ci sono altre graduatorie da utilizzare. Le procedure sono state talmente corrette che non c’è stato un solo ricorso, come invece di solito avviene in questi casi. Che ora, a distanza di 9 mesi dalle preselezioni, ci sia chi dica di sentirsi danneggiato, mi chiedo: perché non ha impugnato subito gli atti e la graduatoria? Di tutto il resto che si dice, di chi fossero i partecipanti e gli idonei o gli esclusi, non sapevo e non so nulla. Dico solo che peraltro su diverse persone sono state dette e scritte tante imprecisioni e cose infondate. Ben venga che si faccia ulteriore chiarezza, nelle sedi deputate, così verrà stabilito una volta per tutte che è stato fatto tutto in regola e secondo legge”.
In realtà di anomalie ce ne sono e alcuni dei testimoni avrebbero già dichiarato situazioni, definite dagli inquirenti, “strane”.
Andrea Palladino, Marco Palumbo, le gemelle Carlini, l’assessore di Isola del Liri, Massimo D’Orazio e tanti altri ancora saranno al centro del dibattito.