Riccardo “cuor di codardo” è un giovanissimo fenomeno della comunicazione; sui profili social sono più gli incarichi da lui vantati che le fotografie che lo ritraggono (cancellate tutte o quasi)
ALATRI – Riccardo Strambi è un nome che nel mondo del giornalismo regionale incute timore persino a quelli che giornalisti lo sono davvero. E’ giovanissimo ma vanta un curriculum pazzesco. No! Pazzesco è poco e riduttivo. Stellare.
L’essere stato assunto dal Comune di Guidonia, dopo aver vinto (si fa per dire) il posto grazie al concorso “win for life” di Allumiere per lui suona come una beffa, un insulto. Riccardo Strambi da Alatri è un mostro della comunicazione. Lo ha dimostrato al mondo dell’informazione quando ha affrontato le telecamere dei network più importanti d’Italia che gli chiedevano del concorsone di Allumiere. Si è trasformato in un fantasma. Troppa vergogna per un giornalista di siffatta specie lavorare a Guidonia.
Nonostante questa disfatta professionale ha accettato, suo malgrado, quel posto fisso. Lui che sul profilo facebook ha cancellato tutto o quasi perché temeva l’assalto dei fans.
Sul quel profilo ha lasciato però , con orgoglio, le sue esperienze professionali:
- Ufficio stampa capogruppo PD Regione Lazio, Mauro Buschini;
- Ufficio stampa Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti;
- Direttore Responsabile del periodico gratuito “Gente Comune”;
- Giornalista – Addetto stampa assessore regionale Ambiente, Rifiuti e Rapporti con il Consiglio;
- Addetto Stampa Presidente della Commissione Bilancio della Regione Lazio;
- Dipendente amministrativo categoria C1 presso il Comune di Guidonia.
Davanti a tanti incarichi però brilla quello da allenatore. Da piccole squadrette di calcio è passato ad allenare i suoi amici del Partito Democratico nella specialità podistica “scappa dalle telecamere e dai giornalisti scomodi“.
Allenamenti durissimi dove eccelle per costanza e abilità il segretario cittadino del PD di Frosinone, Andrea Palladino. Una saetta nonostante qualche chiletto in più, accumulato a causa dello smart working e alle sue battaglie per combattere la disoccupazione giovanile.
Al secondo posto, anche lui velocissimo, troviamo l’assessore di Isola del Liri, Massimo D’Orazio. Anche lui del Partito Democratico.
Passa da casa della moglie (sulla quale dedicheremo un servizio a parte) di Giuliano di Roma a quella di famiglia di Isola del Liri con l’abilità di Flash Gordon.
Poi c’è Mauro Buschini detto “Maurillo” perché sembra un fenomeno brasiliano. Lui è più abile nei depistaggi ma la velocità, anche in questo caso, è incredibile. La rapidità con la quale si è dimesso dall’Ufficio di Presidenza della Regione Lazio ha lasciato spiazzati tutti, soprattutto l’oste delle notizie del frusinate. Quello che gorgheggia alla salute dei “compagni” con l’immancabile vinello rosso.
Torniamo però al giornalista mega galattico e interstellare Riccardo Strambi.
“The Big Journalist” della ciociaria nelle preselezioni di Allumiere si è piazzato al 33° posto e quindi non doveva partecipare alle prove successive ed invece… oplà, si è ritrovato addirittura assunto a Guidonia (ovviamente in smart working).
La sua passione oltre al giornalismo è dunque lo sport. Quello che gli riesce meglio è “lustrare le chiappe” (per chi non capisse il virgolettato è fare il ruffiano) di Zingaretti e Buschini.
Questo è uno dei suo Twitt di maggior spessore:
Te credo vota Zingaretti (dicono i compagni di partito).
Il signor nessuno dell’informazione libera da Zingaretti ha avuto tanto, forse troppo.
Sempre sul suo profilo Twitter Riccardo Strambi non nasconde la sua passione politica e per Nicola Zingaretti che tante opportunità gli ha offerto:
E qui scopriamo anche la passione per il calcio. Eccolo Strambi in una delle sue rarissime foto rimaste ancora online.
Grazie però a Riccardo Strambi abbiamo scoperto un sacco di cose. Vi anticipiamo che stiamo raccogliendo tutti finanziamenti elargiti dalla Regione Lazio, Provincia di Frosinone, ASL di Frosinone, Parchi e Istituti vari alle stesse testate giornalistiche e alle società di riferimento dei soliti noti tra i quali spicca sempre il re della “fraschetta”…
Per chi non è romano, il termine ‘fraschetta‘ potrebbe non dire nulla, ma se si è nati o si vive all’interno dei confini laziali, questa parola evoca quanto di più godereccio e casereccio possa esserci in fatto di osterie.
Decine di migliaia di euro che fanno vergogna a chi fa questo mestiere in Ciociaria e non arriva a fine mese. Una vergogna che denunceremo senza fare sconti, altro che Tavernello, Rolex e Studi Televisivi di Sky. Non abbiate timore. Stiamo arrivando…