VITERBO – Viste le sollecitazioni ricevute dalle associazioni di corilicoltori della regione Lazio, è stato attivato un Coordinamento Corilicolo Territoriale per le attività di monitoraggio degli insetti pericolosi alla corilicoltura regionale. Il gruppo costituito e coordinato dal professor Stefano Speranza, del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università degli studi della Tuscia, coinvolge numerosi principali attori della produzione corilicola del centro Italia. L’organizzazione produttori frutta in guscio ASSOFRUTTI, la Cooperativa Produttori Nocciole CPN, la COOPERNOCCIOLE S.C.A, il Biodistretto della Via Amerina e delle Forre, la Ferrero Hazelnut Company e la EURONOCCIOLA S.C.A., hanno messo in gioco le loro organizzazioni per svolgere monitoraggi della cimice asiatica e delle cimici locali che determinano i maggiori danni alla produzione con rischio di pregiudicare fortemente la qualità delle nostre nocciole. La rete di monitoraggio sarà presente in tutte le aree corilicole della provincia di Viterbo. Al coordinamento partecipano, oltre il gruppo di Entomologia del Dipartimento DAFNE anche i rappresentanti del Servizio Fitosanitario della Regione Lazio e i rappresentanti dell’ARSIAL. I dati dei monitoraggi saranno gestisti dall’Università in collaborazione con il SFR Lazio e l’ARSIAL per informare gratuitamente tutti gli interessati delle dinamiche di presenza delle cimici locali e della presenza della temuta cimice asiatica. “Come coordinatore di questo importante progetto per il nostro territorio-afferma il professor Speranza– ringrazio tutti i partecipanti per il loro coinvolgimento attivo. Hanno dimostrato, fin dai primi incontri on line di presentazione del Coordinamento, una fattiva collaborazione. Le attività proseguiranno con incontri tra tutti i partecipanti per discutere le dinamiche di presenza delle cimici e per stimolare una discussione sulle metodiche di gestione sostenibile delle produzioni di nocciole nel nostro territorio“.