Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del consigliere regionale M5S Thomas De Luca – Una donna accusa un malore davanti l’ospedale di Spoleto ma deve aspettare quasi un’ora l’ambulanza che arriva da Foligno. Una situazione incresciosa quella raccontata oggi dal Messaggero in un territorio che soffre terribilmente la scelta di riconversione del nosocomio spoletino in Covid Hospital.
A Spoleto mancano totalmente i servizi essenziali e mancano pure le ambulanze, che devono arrivare da Foligno. Sono chiare ed evidenti le responsabilità dell’attuale maggioranza leghista che ha sfiduciato il sindaco De Augustinis, colpevole di aver difeso il diritto alla sanità dei suoi cittadini opponendosi alle scelte piovute dall’alto. Per quanto riguarda l’incresciosa piaga dei tempi di intervento dei mezzi di soccorso in Umbria, è ormai un anno che denunciamo la carenza strutturale di presidi, mezzi e risorse del servizio di emergenza/urgenza che si riflette negativamente sulla salute dei cittadini. L’episodio raccontato dal Messaggero ha dell’incredibile. Una donna, forse colta da un colpo di calore, accusa un malore davanti l’ospedale di Spoleto. Fortunatamente soccorsa con prontezza da un infermiere in servizio al vicino Sert e assistita dalla Polizia Locale. E l’ambulanza? Ne sono state contattate due, riporta il quotidiano che cita testimoni dell’accaduto, ma nessuna era disponibile. Soltanto dopo un’ora è arrivato un mezzo della Croce Bianca addirittura da Foligno. Da mesi segnaliamo la mancanza di presidi sui territori aggravando ancor di più la situazione. Nella Media Valle del Tevere il 48% degli interventi supera i 20 minuti massimi previsti dalla legge. Ad Orvieto il 51% degli interventi avviene in un tempo superiore a 20 minuti, a Pantalla il 48%, ad Avigliano il 42%, ad Amelia il 39%, a Guardea il 42%, a Ferentillo il 38%. Un anno fa avevamo chiesto all’assessore alla Sanità, Luca Coletto, di porre questa emergenza al primo posto nell’agenda regionale. Un problema che la giunta continua a ignorare.