Associazione Penelope – Nata dalla volontà di Gildo Claps in aiuto ai casi di scomparsa

Secondo i dati del Ministero sarebbero 62.842 le persone ancora non ritrovate

ROMA – L’Associazione Penelope è stata costituita nel 2002 per volontà di Gildo Claps, fratello di Elisa, scomparsa da Potenza nel 1993 e di cui sono stati ritrovati i resti a distanza di 17 anni nella
Chiesa della SS Trinità.
Gildo, sa bene cosa significa vivere “l’attesa” per chi, in un giorno qualunque: SCOMPARE, ovvero, chi esce, si allontana, e non fa più ritorno. Non ritorna: per giorni, per mesi, per anni, per lunghissimi anni. E’ il mondo del limbo, quello degli scomparsi fatto di vite sospese, perché non è né vita, né morte.
Secondo gli ultimi dati della relazione stilata dal Commissario Straordinario dell’Ufficio per le
persone scomparse, del Ministero dell’Interno, sono in tutto 258.552 le denunce di scomparse registrate dal 1° gennaio 1974 al 31 dicembre 2020. Di queste, 195.710 riguardano soggetti che sono stati ritrovati, mentre sono ancora da ritrovare 62.842, ovvero scomparsi.
Penelope inizia ad impegnarsi e a lottare, con tutte le proprie forze, per dare voce a chi non
ne ha, e dalla sua nascita nel 1993, è presente oggi  in 16 regioni con le sue battaglie che hanno portato tanti bei risultati.

Nasce il  commissario straordinario 
La prima sfida è quella di fondare un organismo istituzionale dedicato esclusivamente ai
casi di scomparsa.
Ed ecco che, finalmente, nel 2007, nasce la figura del commissario straordinario per le
persone scomparse facente parte del Ministero dell’Interno che, coadiuvato da un team di
addetti ai lavori, segue ogni denuncia di scomparsa e cerca di mettere in moto la macchina,
per attivarne le ricerche.
A seguire, c’è stato il forte impegno, per formare tutte le forze dell’ordine, guidandole a
comprendere che cosa significasse una denuncia di scomparsa: talmente sottovalutata, che non si metteva in atto alcuna ricerca per ritrovare lo scomparso,  imponendo inoltre, di aspettare un lasso di tempo di 72 ore dal momento della sparizione all’accoglimento della denuncia..
Anni di convincimento, per arrivare a rendere chiaro che sono le prime ore dalla scomparsa
quelle fondamentali per cercare e poter ritrovare la persona.
E  finalmente la conquista di una legge ad hoc. La 203 del 14 novembre 2012 e la richiesta che la denuncia venisse affiancata da una scheda Risc che consiste nella raccolta di quanti più dati possibili riguardanti tutte le caratteristiche dettagliate, sia fisiche che di abitudini dello scomparso/a.

Cadaveri non identificati 
La grande battaglia che tutt’ ora persegue l’ associazione Penelope , affinché possa venire eliminato lo scempio del migliaio, (numero di pochissimo oscillante, da un anno all’altro, da questa proporzione) di cadaveri non identificati che giacciono ignoti e dimenticati negli obitori degli Istituti di  Medicina legale del nostro Paese, è quella di  far istituire una banca dati dove vengano messe a disposizione delle autorità giudiziarie, i profili DNA del congiunto più prossimo allo scomparso/a, per far si che, al ritrovamento di un cadavere ignoto, si possa eseguire immediato “match”, tra il corpo ed il congiunto che ne ha denunciato la scomparsa.
Protocolli in tutte le Prefetture 
Firma di protocolli d’intesa con tutte le Prefetture di ogni provincia del territorio Nazionale. Così che, ad immediato seguito di una denuncia di scomparsa venga istituita, nella Prefettura di
competenza territoriale, una cabina di regia che vede la convocazione di: forze dell’ordine,
protezione civile, vigili del fuoco, commissario straordinario, associazione Penelope ed altri
organismi di competenza, che grazie all’ ausilio di droni, cani molecolari, esperti di ogni settore,
si attivano nelle ricerca dello scomparso.
I famigliari, nel corso di questi anni, sono stati affiancati da professionisti che, volontariamente hanno messo e mettono a servizio delle famiglie, le loro competenze: giuridiche, legali, forensi, e psicologiche i per il sostegno di situazioni che sono umanamente insostenibili, per un lutto che non si elabora mai.

La presidente Laura Barbieri 

Parliamo di bambini, adolescenti, giovani, anziani, uomini e donne, che per ognuno sono
fratelli, sorelle, figli/e, mamme, papà, nonni. Sono le persone con cui ognuno di noi ha
condiviso un pezzo di vita, breve o lunga, intrisa dal legame di sangue e non possiamo
permettere che venga perso come un rivoletto d’acqua. Il cammino è ancora molto lungo, ma noi non molliamo. – afferma la presidente Laura Barbieri –  Vogliamo arrivare a che non ci sia più il non ritrovare per anni ed oltre,  persone che sono state cercate solo in teoria, perché improvvisamente a distanza di decenni e a pochi metri al luogo della scomparsa, vengono ritrovati solo pochissimi resti che non restituiscono verità ai famigliari su cosa è accaduto”. 

E proprio dodici anni ci sono voluti per ritrovare  suo figlio Davide. 19 anni, per Federica, figlia di Francesco Farinella, Presidente di Penelope Piemonte, entrambi poco lontano dal luogo della scomparsa.

O come “Zio Peppuccio”, papà del  socio Tonino Ruggiero, che dopo circa 10 anni d’ assenza,  non si è riuscito a ritrovare mai: né lui, né il suo corpo.

Queste situazioni determinano la devastazione ed un senso di profonda frustrazione per chi
resta. Chiunque si trovi nella condizione di vivere la scomparsa di un proprio caro, sappia che noi
siamo qui per loro. Il nostro sito Penelope Lazio è a loro totale disposizione, possono trovare
tutte le informazioni utili del caso ed un numero di telefono, denominato “Pronto Penelope”
a cui possono chiamare in qualsiasi giorno ed ora di necessità.
Perché esserci, per chi resta nella lacerazione di un dolore senza risposte, è per noi la
gratificazione più pregnante per i nostri cuori. E per chi, come noi ha vissuto questa terribile
esperienza, condividere il proprio dolore con altri, lo rende più sopportabile“, conclude Laura Barbieri.

ASSOCIAZIONE PENELOPE LAZIO
Sede: Via Liberiana, 17
00185 Roma
Pronto Penelope Tel : +39 339 651 4799
mail:penelope.lazio@gmail.com
www.penelopelazio.com

b.f.