Fratelli d’ Italia contro omologazione e nutri-score dei prodotti enogastronomici italiani

De Carlo: “L’ indipendenza di una nazione passa dalla sovranità alimentare”

VITERBO – E’ partita da Viterbo la campagna a difesa dell’ agroalimentare italiano organizzata da Fratelli d’ Italia, e che farà tappa in tutti il Paese.

Nutri-Score ( etichettatura nutrizionale “a punteggio”) ed omologazione, sono considerati un serio e concreto rischio per tutto il Made in Italy e, di conseguenza, per i prodotti della Tuscia, verso cui Fratelli d’Italia ha ribadito il NO convinto contro un’ etichettatura approssimativa, che non considera i valori nutrizionali nel suo complesso.

Cos’ il Nutri-Score

Un  sistema di etichettatura dei prodotti alimentari sviluppato in Francia pensato per semplificare l’identificazione dei valori nutrizionali di un prodotto alimentare.

Il punteggio misura la quantità di nutrienti da privilegiare (fibre, proteine, frutta e verdura) e quelli da limitare (alto contenuto energetico, grassi saturi, zucchero, sale) contenuti in 100 grammi di ogni prodotto. Classifica cibi e bevande secondo cinque categorie di valore nutritivo e qualità e indica i risultati utilizzando una scala di colori che vanno dal verde scuro – A (“migliore qualità nutrizionale”) al rosso – E (“minore qualità nutrizionale)”.

La Commissione Europea ha inteso proporre un’ etichetta nutrizionale obbligatoria ed armonizzata a livello comunitario, che dovrebbe essere adottata entro la fine del 2022,  al momento è il Nutri- Score ad essere sul tavolo della trattativa,  e per ribadire la loro contrarietà a questo sistema, il senatore Luca De Carlo, responsabile Nazionale dipartimento Agricoltura, il deputato Mauro Rotelli, il coordinatore provinciale Massimo Giampieri, il coordinatore regionale dipartimento Agricoltura, Roberto Bedini ed il responsabile provinciale dipartimento Agricoltura, Pietro Narduzzi, si stanno muovendo con appuntamenti in tutta Italia.

“È necessario non abbassare la guardia e per vincere questa battaglia in difesa dei nostri valori fondanti, che racchiudono tutta la immensa storia che caratterizza le tipicità italiane. E’ nostro obbligo proteggere le eccellenze alimentari italiane, che sono la nostra identità culturale e tradizionale, con loro, tutto il settore professionale che, è bene ricordarlo, riveste un peso specifico e strategico nel sistema socioeconomico nazionale”. A dichiarato Roberto Bedini.

Dello stesso avviso il senatore Luca De Carlo,“l’ indipendenza di una nazione passa dalla sovranità alimentare e noi ci batteremo fino allo stremo per contrastare la proposta che si trova oggi in discussione, secondo la quale, intuitivamente i cibi con semaforo “verde” sono da preferire rispetto a quelli “rossi”. Stando ai profili nutrizionali, alcune delle nostre eccellenze come il Parmigiano Reggiano, il prosciutto di Parma e persino l’olio d’oliva riceverebbero il semaforo arancione o addirittura rosso. Prodotti realizzati in laboratorio potranno “costruire” i valori adatti al nutri- score. Le aziende hanno capito che per far mangiare sette milioni di persone dovranno produrre cibi che poco hanno a che fare con la qualità, ma che, attraverso processi chimici e di sintesi potranno avere il semaforo verde del nutri score. Ribadisco che l’ innovazione in agricoltura può andare assolutamente d’ accordo con la tradizione, grazie al supporto di Università e ricerca come accade proprio qui a Viterbo. Partiamo oggi da Viterbo per girare tutta Italia e sostenere che la diversità agroalimentare è la ricchezza del nostro Paese e che nessuno può toccarcela”.

L’ onorevole Mauro Rotelli ha sottolineato  che questa è una battaglia  trasversale e sostenuta da tutte le forze politiche. ” Non ha colore, dobbiamo combatterla tutti insieme perché vinca l’ Italia”.