VETRALLA – Dopo gli interventi di consolidamento e recupero del sito archeologico, il complesso apre finalmente al pubblico: martedì 1 giugno alle 17,30 si terrà la cerimonia di inaugurazione
alla presenza delle autorità e della stampa, e il 2 giugno i cancelli rimarranno aperti per l’ingresso dei visitatori.
Il complesso sorge sui resti del “Forum Cassii” che, in epoca romana, è stato il più
importante nucleo abitato del territorio di Vetralla. L’insediamento nacque inizialmente
come stazione lungo la via Cassia ed è probabile che sia stato impiantato
contemporaneamente all’apertura della consolare (intorno alla metà del II secolo a. C.).
Sono vestigia archeologiche romane un tratto della Cassia e suo diverticolo, resti di
monumenti sepolcrali e varie strutture pertinenti a ville, a terme e a cisterne.
Nel Medioevo la Cassia divenne parte della via Francigena, che faceva da collegamento
tra l’Europa del nord, l’Italia settentrionale e Roma, ancora oggi percorsa da numerosi
pellegrini.
Passando al complesso, esso è formato da una serie di edifici che si sono aggiunti nei
secoli all’antica chiesa di Santa Maria. Già ampliata col rifacimento romanico, la Chiesa è
stata coronata, su entrambi i lati, da una serie di ambienti annessi che hanno cambiato la
loro funzione nel corso del tempo. L’interno della Chiesa, a navata unica terminante con 3
piccole absidi, è ricco di pitture realizzate tra l’XI e il XVII secolo.
Il complesso è ricordato nell’Adventus, resoconto del viaggio a Roma dell’arcivescovo
Sigerico di Canterbury (X secolo).