Nella Capitale la spunta l’uomo forte di Giorgia Meloni. Aderiscono al progetto anche Forza Italia, Udc, Rinascimento e Coraggio Italia
ROMA – L’accordo c’è: Enrico Michetti sarà il candidato sindaco del centrodestra a Roma. La decisione ufficiale è arrivata durante il vertice del centrodestra. Il magistrato Simonetta Matone è invece la candidata vicesindaco. Per Torino è arrivata l’ufficialità: il candidato è Paolo Damilano, come conferma Matteo Salvini: “Piena sintonia nel centrodestra che ha scelto Enrico Michetti candidato sindaco per Roma Capitale, in ticket con Simonetta Matone che sarà prosindaco. Paolo Damilano è il candidato sindaco a Torino. Entro la settimana sarà ufficializzata la candidatura per la Regione Calabria”. Non solo. Anche per Milano e Bologna c’è bisogno di qualche giorno in più. “Ci siamo riconvocati per mercoledì prossimo e decideremo”, ha aggiunto Salvini.
La questione candidati sindaci era il nodo da sciogliere oggi al vertice dei leader di centrodestra, a cui hanno partecipato oltre al segretario leghista, anche Antonio Tajani per Forza Italia e Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia. Presenti pure i cosiddetti ‘piccoli’: ‘Coraggio Italia’ con il senatore Gaetano Quagliariello e il ‘neo acquisto’ Emilio Carelli, ex Cinque stelle, Udc Noi con l’Italia e ‘Rinascimento’ di Vittorio Sgarbi.
“Un centrodestra compatto, che lavora per vincere. Oggi abbiamo deciso per la candidatura di due forze civiche per la Capitale d’Italia, una per il sindaco e una per il vicesindaco, che ringraziamo”, è il commento di Giorgia Meloni a termine del tavolo del centrodestra al palazzo dei gruppi della Camera.
Nella Capitale ci sarà dunque un ticket Michetti-Matone. “Poi ragioneremo sulla squadra”, ha detto il leader della Lega. Così mentre per Roma e Torino la situazione sembra essersi sbloccata, non si può dire la stessa cosa per Milano. Il centrodestra si prenderà, infatti, un’altra settimana di tempo per decidere chi sfiderà Beppe Sala e gli altri candidati alle amministrative di Milano in autunno.
Una giornata, per il centrodestra, segnata anche da un altro accordo: l’elezione di Adolfo Urso alla presidenza del Copasir, che mette un punto al lungo braccio di ferro tra Lega e FdI. L’esponente di Fratelli d’Italia prende così il posto del leghista Raffaele Volpi, che si è dimesso qualche settimana fa. Il partito di Giorgia Meloni è dunque riuscito a strappare la presidenza del Copasir al Carroccio, un risultato che i fedelissimi di Matteo Salvini hanno cercato di evitare fino all’ultimo.