A parlare è il presidente di Confagricoltura Viterbo e Rieti
VITERBO – Esprimiamo il nostro totale disaccordo sull’impostazione, sul metodo e sul merito, del dibattito tenutosi in Provincia mercoledì 9 giugno ed avente per tema, a quanto pare, il fatto che in Provincia di Viterbo esistono solo le nocciole e a partire da esse si tirano le conclusioni, peraltro totalmente sbagliate, valide per tutto il resto del mondo agricolo e non.
Si è detto che non si vuole la monocoltura ma a tutti gli effetti si è fatta, a parole, monocoltura: poi non lamentiamoci.
L’ impostazione del dibattito, limitato al presidente del Distretto della Via Amerina e delle Forre ed a quello di Assofrutti, prevedeva soltanto domande, al termine dell’incontro ai due presidenti, non consentendo di portare contributi articolati ai presenti.
La forte connotazione emotiva con la quale si è dibattuto non è stata inoltre propedeutica a soluzioni ragionate, serene ed equilibrate. Contestiamo infine il clima da processo agli agricoltori, inaccettabile, e che Pompeo Mascagna avrebbe dovuto, sin dall’inizio, denunciare.
Mi dissocio in maniera ferma da tutto quello detto ieri e dal modo con cui si è detto. Confagricoltura rimane aperta e pronta a dare il proprio apporto serio, professionale, responsabile sul tema della sostenibilità ambientale come dimostrato in tutte le occasioni nelle quali le Istituzioni, le associazioni, i mezzi di comunicazione ci hanno invitato a partecipare e a portare il nostro fattivo contributo.
Remo Parenti Presidente della Confagricoltura Viterbo-Rieti